Il 6 luglio 2015 sono iniziati, per il quinto anno, gli scavi archeologici presso il sito Capo Don di Riva Ligure, anche se la vera apertura, con la partecipazione della soprintendenza, avverrà venerdì. Una giornata importante sarà il 30 luglio, che oltre a vedere un "open day" del sito al pubblico, ospiterà anche il Presidente del Consiglio Superiore dei beni Culturali Giuliano Volpe.
Il sito è archeologicamente significativo in quanto custodisce i resti della Chiesa Cristiana più antica del ponente ligure. I resti della basilica furono scoperti nel 1800 quando venne sistemata la Via Aurelia e sebbene ciò riportò in vita questi tesori, dall'altra parte ne distrusse una parte, ormai irrecuperabile, spezzando la chiesa in due zone. La basilica presenta una peculiarità che la differenzia da tutti altri reperti simili: nella vita religiosa del tempo univa le tre funzioni battesimale, funeraria e delle funzioni.
Dai recenti ritrovamenti, si è scoperto che nei pressi della Chiesa ci fosse una grande villa romana, che ebbe probabilmente funzione di “Statio” (probabilmente la località antica nota come Costa Balenae), vale a dire una locanda pubblica, dove si svolgevano attività agricole e si offriva riparo per la notte.
Dal 2014 gli scavi sono affidati al Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana di Roma da parte del Ministero per i Beni Culturali. La direzione scientifica è del Professor Philippe Pergola, Professore Ordinario di topografia cristiana e Decano del Pontifico Istituto di Archeologia Cristiana di Roma e Directeur de Recherche nel C.N.R.S. (Université d’Aix-Marseille) mentre la direzione del cantiere è assicurata dal dott. Alessandro Garrisi.
Fino al 30 luglio sul sito archeologico opererà uno staff retribuito e altamente qualificato. Hanno avuto la precedenza gli stagiaires studenti e dottorandi in archeologia (provenienti, oltre al Pontifico Istituto di Archeologia Cristiana, da una decina di università, italiane e francesi), ma gli scavi accolgono anche sistematicamente appassionati della materia, che possono collaborare con gli archeologi scavando e con un’iniziazione a tutte le realtà legate alle indagini in corso. Il Comune di Riva Ligure ha partecipato, come ogni anno, con un contributo economico e con l'ospitalità dello staff all'interno delle scuole.