Politica - 03 luglio 2015, 07:46

Imperia: sanità, la Cisl FP sul piede di guerra l'ASL non concede la proroga selle posizioni lavorative scadute

"il personale del comparto che sia amministrativo o sanitario non può essere trattato in maniera differente da quello dirigente" - spiegano dal sindacato.

Imperia: sanità, la Cisl FP sul piede di guerra l'ASL non concede la proroga selle posizioni lavorative scadute

Nella giornata 30 giugno con delibera n° 442, la direzione dell’ Asl con un provvedimento temporaneo concede una proroga di max 3 mesi il mandato a tre direttori di dipartimento. Tutto questo alla luce dell’ impossibilità di nuove nomine, prevista dalla nota del presidente della Regione che invitava i direttori delle Asl “a non adottare provvedimenti atti e decisioni di natura discrezionale che possano condizionare i futuri atti di programmazione”.

"Durante l’ incontro del 29 giugno l'azienda aveva spiegato alle organizzazioni sindacali che le nuove posizioni organizzative non potevano essere nominate proprio in conformità della nota della Regione; proprio per questo Cgil Cisl Uil insieme alle organizzazioni autonome avevano chiesto una proroga delle vecchie, poiché scadute; la risposta è stata negativa, perché il regolamento aziendale non prevedeva ulteriori proroghe. E’ palese che ci troviamo di fronte ad una enorme ingiustizia; il personale del comparto che sia amministrativo o sanitario non può essere trattato in maniera differente da quello dirigente" - spiegano i sindacati.

Se il presidente Toti ha dato parere positivo per i quadri dirigenti, lo stesso lo deve fare per le posizioni del comparto. La Cisl Fp esprime la propria perplessità e chiede alla Regione e alla Diregenza Asl, che in attesa che siano definite le linee programmatiche regionali, vengano prorogate le vecchie posizioni in attesa delle nuove nomine".

"Se così non fosse, avremmo una paralisi del sistema organizzativo; per di più le ex posizioni in possesso di coordinamento si troverebbero a svolgere ruoli ancora da definire, mentre quelle in assenza di coordinamento non possono far altro, se sanitarie, che tornare nei servizi ospedalieri, come già successo per altri dipendenti precedentemente. E su questo non vogliamo vedere ingiustizie. La Regione e l’ Asl accelerino inoltre l’assunzione di professionisti sanitari e di operatori socio sanitari; il personale non ne può più di prolungamenti dell’ orario e doppi turni; si perdono di vista i profili e i mansionari dei lavoratori, che vedono dequalificata la propria professione. La Cisl Fp farà pressione sulla Regione affinchè si affrontino in maniera celere i problemi della Sanità".

C.S.

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