Attualità - 27 giugno 2015, 10:26

Baiardo: scoperto un altare sacrificale nei pressi di una sorgente, ulteriore testimonianza che rimanda alla cultura religiosa delle antiche popolazioni Liguri

Scoperto dal gruppo ricerche archeologiche "Archeonervia" composto da Andrea Eremita, Bruno Calatroni, Stefano Albertieri, Paolo Ciarma e Aldo Ummarino.

Baiardo: scoperto un altare sacrificale nei pressi di una sorgente, ulteriore testimonianza che rimanda alla cultura religiosa delle antiche popolazioni Liguri

Lo storico romano Sesto Giulio Frontinio 40 a.C - 104 d.C.scrisse con una nota di scetticismo: le genti si recano alle sorgenti nella speranza di guarire i propri mali mentre Plinio il Vecchio , vittima dell'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., nella sua monumentale opera Naturalis Historia scrisse che i Liguri  praticavano il culto delle sorgenti. Una ulteriore  conferma di quanto ci è stato tramandato dagli storici romani, è la recente scoperta di un'altare sacrificale in località Fontana Vecchia comune di Baiardo che va ad aggiungersi al precedente ritrovamento di un altare sacrificale  già descritto su questo blog presso una sorgente che si trova lungo il percorso della via Eraklea che risale il monte Peiga nel comune di Perinaldo.

Una ulteriore scoperta che certifica la presenza sul territorio di Baiardo in epoca romana di una popolazione di Liguri che praticavano il culto delle sorgenti. Il seme che esce dalle viscere della Terra Madre, fonte della vita, di tutte le cose, elemento sacro e divino a cui venivano immolati  dei capro-ovini.  Una testimonianza che dovrebbe far riflettere e ribalta  quanto si continua  a scrivere con molta   superficialità  circa la presenza a Baiardo dei Celti, tesi mai corroborata da ritrovamenti archeologici che rimanda  ad una pubblicazione  frutto della Celtomania che si diffuse in Europa nella prima metà del 1800 orchestrata a fini nazionalistici da ambienti accademici Britannici. Uno scritto che periodicamente viene  riesumato che  oggi continua a fare le sue vittime con l'istituzione a Baiardo della festa dei Druidi.

La sorgente della fontana Vecchia si trova  a breve distanza dall'abitato ed è  molto frequentata non solo dalla gente di Baiardo per attingere l'acqua da bere che molti  preferiscono a quella distribuita dall'acquedotto ma anche dalle persone   che vivono nei paesi del circondario in quanto conosciuta per le sue proprietà diuretiche. Con l'usura del tempo il luogo ha perso la sacralità  che aveva nel lontano  passato e oggi a ricordo della  venerazione che veniva dedicata al  sorgente, resta imprigionato tra due alberi un altare sacrificale. Un  enorme blocco di arenaria con  al centro uno colatoio utile per incanalare il sangue all'interno di due coppelle. Un'esempio significativo del loro utilizzo che ci permette di capire al di fuori di ogni dubbio, una delle tante funzioni, in molti casi fantasiose che vengono  attribuite alla  coppelle.

C.S.

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