Politica - 08 giugno 2015, 17:11

Regione: in attesa della Corte Costituzionale il Consiglio dei Ministri boccia la nuova legge sull'Urbanistica dell'ex Assessore Cascino

Lo scorso sabato si è infatti riunito il Consiglio dei Ministri che ha esaminato la modifica alla legge sull'Urbanistica approvata dal Consiglio Regionale lo scorso 24 marzo e entrata in vigore il 2 aprile, avanzando una questione di incostituzionalità.

Regione: in attesa della Corte Costituzionale il Consiglio dei Ministri boccia la nuova legge sull'Urbanistica dell'ex Assessore Cascino

Le modifiche della legge regionale sull'urbanistica, approvate lo scorso aprile, nel mirino del Governo. Lo scorso sabato si è infatti riunito il Consiglio dei Ministri che ha esaminato la modifica alla legge sull'Urbanistica approvata dal Consiglio Regionale lo scorso 24 marzo e entrata in vigore il 2 aprile, avanzando una questione di incostituzionalità riguardante la stessa modifica a opera dell'allora Assessore all'Urbanistica Gabriele Cascino, che prevede semplificazioni in materia di redazione del Puc, nuovi standard urbanistici, l'introduzione del credito edilizio, della compensazione e della perequazione urbanistica.

"Il Consiglio dei Ministri - si legge in una nota di Palazzo Chigi - ha esaminato una legge regionale per la quale si è deliberata l’impugnativa: Legge Regione Liguria n. 11 del 02/04/2015, 'Modifiche alla legge regionale 4 settembre 1997, n. 36 (Legge urbanistica regionale)', in quanto alcune disposizioni invadono le competenze statali in materia di paesaggio e pertanto violano l’art. 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione. Altre disposizioni in materia di edilizia contrastano con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di governo del territorio, in violazione dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione".

L'approvazione delle modifiche alla legge, era stata accolta con toni entusiastici dalla Regione, che, in un comunicato aveva annunciato la nuova normativa sull'urbanistica  

" 'La proposta di adeguamento della nuova legge urbanistica della Liguria passata oggi (24 marzo 2015 ndr) in consiglio - si legge sul sito della Regione Liguria - tiene conto della più ampia partecipazione dei soggetti interessati e consentirà a tutti i Comuni, nel giro di pochi anni, di dotarsi di piani urbanistici moderni e in regola, dal punto di vista della sostenibilità ambientale'. Lo dice l'assessore regionale all'urbanistica Gabriele Cascino dopo la definitiva approvazione a parte del consiglio regionale della nuova legge urbanistica della Liguria. Un provvedimento che è giunto all'esame dell'assemblea legislativa dopo un anno di audizioni di tutti i soggetti interessati tra Comuni, Province, Città metropolitana, Associazioni ambientaliste e Associazioni di categoria, Ordini e Collegi professionali. Alla base della nuova legge una maggiore semplificazione dei procedimenti amministrativi in grado di favorire l'approvazione da parte dei Comuni liguri dei piani urbanistici comunali, grazie all'eliminazione del doppio passaggio del PUC che permetterà al Comune di poter dialogare direttamente con la Regione e gli altri Enti, coordinando in un unico procedimento, sia la fase di valutazione degli impatti ambientali del piano che quella dell'esame di merito del progetto urbanistico e all'introduzione della conferenza dei servizi. 'Nella nuova legge urbanistica – spiega Cascino – che si è resa necessaria anche per l'inadeguatezza delle procedure amministrative, caratterizzate dalla sovrapposizione delle valutazioni di Regione, Province e Enti coinvolti, viene introdotta la figura del Puc semplificato per i Comuni che non hanno da prevedere grandi trasformazioni del loro territorio e che redigono il piano in conformità alla pianificazione dei piani di bacino o del piano territoriale di coordinamento provinciale, con tempi ridotti rispetto al Puc ordinario. Anche i Comuni che hanno già redatto il loro PUC sulla base della normativa urbanistica potranno usufruire di una procedura semplificata, senza dover rifare il piano. Inoltre abbiamo voluto raccordare le procedure di valutazione della sostenibilità ambientale con il procedimento urbanistico e abbiamo cancellato la nozione di espansione edilizia, in quanto solo marginalmente e in condizioni di sicurezza idrogeologica sono consentiti interventi di completamento delle aree urbane esistenti'. La legge prevede infatti norme più rigide per l'edificazione per favorire invece le attività agricolo-produttive, come strumento di contrasto all'abbandono del territorio. 'Inoltre – continua Cascino – abbiamo voluto prevedere misure di incentivazione della riqualificazione urbana per superare le normative straordinarie del piano casa'.

Semplificazioni anche per il procedimento di formazione del piano territoriale regionale, nella prospettiva di un unico piano, in sostituzione dei 6 piani regionali tutt'ora vigenti e approvati tra il 1990 e il 2000. 'Vengono inoltre introdotti e disciplinati i nuovi istituti della perequazione, della compensazione urbanistica e del credito edilizio - conclude Cascino - e stabilite misure di incentivazione della riqualificazione urbana e delle periferie. Riformati infine gli standard urbanistici rispetto agli attuali che risalgono al 1968' "
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"Si tratta di una legge molto complessa, - ha dichiarato Gabriele Cascino a Sanremo News - con oltre 90 articoli, bisognerebbe leggere il ricorso e capire quali siano le modifiche che hanno impugnato. Mi sembra che il Governo contesti alla Regione di aver invaso le sue competenze. Noi abbiamo agito nei limiti imposti dalla Costituzione. Dopodiché bisognerà vedere cosa deciderà la Corte Costituzionale". 

Francesco Li Noce

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