Politica - 04 giugno 2015, 09:25

Taggia: il commento dei Consiglieri comunali di opposizione alle elezioni regionali di domenica scorsa

“Genduso e la sua amministrazione lasciano il povero vicensindaco Manni in mezzo al guado. Non può che essere letto così il deludente risultato del nostro vicesindaco alle recenti elezioni regionali, solo 292 voti nel comune di Taggia”.

Taggia: il commento dei Consiglieri comunali di opposizione alle elezioni regionali di domenica scorsa

“Genduso e la sua amministrazione lasciano il povero vicensindaco Manni in mezzo al guado. Non può che essere letto così il deludente risultato del nostro vicesindaco alle recenti elezioni regionali, solo 292 voti nel comune di Taggia”.

Lo scrivono i consiglieri comunali di opposizione di Taggia (Piero Arieta, Mauro Albanese, Massimo Alberghi, Lucio Cava e Mario Conio), commentando il risultato delle elezioni regionali. “Probabilmente – proseguono - il forsennato cambio di casacca di cui si è reso protagonista negli ultimi dieci anni non gli ha senz'altro giovato, tuttavia il sindaco e la sua amministrazione, dopo avergli pubblicamente espresso il proprio appoggio, lo ha tristemente lasciato al proprio destino. Non possiamo infatti immaginare, nonostante la pessima gestione della questione rifiuti, che l'attuale amministrazione "pesi" elettoralmente così poco; tale imbarazzante risultato giustificherebbe e giustifica la richiesta da parte nostra di loro dimissioni. La sconcertante realtà è il fatto che, non è chiaro per quale ragione, Genduso e maggioranza abbiano voluto esporre Manni ad una così magra figura. Saranno per caso cominciate le prime schermaglie per la successione a Genduso?”

“In effetti il nostro vicesindaco ha da sempre ottenuto buoni risultati ogni qualvolta che ha richiesto alla popolazione di esprimere una preferenza in suo favore; si ricordano in particolare le due ultime  tornate amministrative dove ha conseguito oltre 300 preferenze personali, pur avendo in lista con sè, e quindi in competizione, amici di vecchia data. Il nostro vicesindaco sarà ora alla ricerca degli otto franchi tiratori o di chi, in amministrazione, gli ha voltato spudoratamente le spalle? Ne consegue in ogni caso quanto asserito in apertura. O il nostro ha drasticamente ridimensionato il proprio consenso personale (per inciso la popolazione sta aspettando ancora il tanto sbandierato puc sin dal 2007) o il sindaco e la sua amministrazione non gli hanno dato l'appoggio promesso. Tertium non datur”.

“Un'ultima considerazione – terminano i consiglieri di opposizione - tuttavia sorge spontanea. Per una volta che il centrodestra vince, Manni, con l'istinto di un felino, e' passato al centrosinistra. Un bel momento davvero per diventare burlandiano!”

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