Il nostro lettore Lorenzo Trucchi interviene nuovamente nella discussione sulla commemorazioni dei caduti della Rsi:
“Preciso che il mio intervento sulla commemorazione dei caduti della Rsi non si riferiva alla cerimonia in sè, pienamente legittima, ma all'uso della dizione assassinati dai partigiani e più in generale all'attacco che veniva portato ai combattenti per la libertà. Il rispetto di tutti i morti, che le forze antifasciste hanno praticato e dimostrato immediatamente dopo la liberazione con l'amnistia e il ripristino delle libertà costituzionali, non può equiparare chi ha combattuto per la libertà e la democrazia a coloro che hanno devastato il paese, rastrellato i civili e si sono posti al servizio dell'occupante straniero. Ma su questo la storia ha già chiuso. E, naturalmente, anch'io chiudo e termino. Grazie per la ospitalità”.