Eventi - 02 aprile 2015, 11:22

Triora: fervono i preparativi per la settimana santa, una tradizione antichissima

Da rimarcare l’impegno della Confraternita della Buona Morte, che come ogni si impegna nella caratteristica manifestazione secolare.

Triora: fervono i preparativi per la settimana santa, una tradizione antichissima

A Triora stanno fervendo i preparativi per la settimana santa. Si inizierà giovedì 2 aprile con la celebrazione di una messa nella collegiata, dove verrà allestito con fiori ed il tradizionale frumento fermentato, chiamato gran pê cameete, preparato e qui deposto dai bambini delle scuole, il sepolcro, con l’esposizione del Cristo di Giovanni Maragliano.

Il giorno successivo fino dalla mattina i confratelli della Buona Morte prepareranno il palco per la funzione serale; seguirà la distribuzione della tradizionale pagnotta, confezionata dal panificio Asplanato, arricchita da semi di finocchio.

Alle 21 avrà inizio la suggestiva cerimonia della deposizione del Cristo dalla croce. Dopo il commovente Stabat mater, eseguito dalla cantoria locale, al piano il maestro taggese Giorgio Revelli, il parroco rivolgerà ai fedeli la consueta vibrante predica. Al termine avrà inizio il rito vero e proprio, che da secoli commuove gli animi dei fedeli.

L’antico organo intona il vibrante canto “Or ch’esangue”, che contiene nella parte centrale la preghiera di Mosè in Egitto di Rossini, Dal tuo stellato soglio. Due uomini, il bianco saio con una fascia trasversale nera, salgono lentamente sulle scale lignee appoggiate alla croce. In un silenzio irreale, a turno, schiodano le mani del Signore, facendo risuonare nella collegiata tre colpi distanziati che vanno diritti al cuore e all’animo dei presenti. Il parroco provvede anch’egli con tre colpi secchi a schiodare i piedi dalla nera croce. Poi, lentamente, il corpo viene adagiato in un lenzuolo che un gruppo di giovani sanluigini aveva in precedenza disteso. Discesa la scalinata del palco, il corpo divino viene deposto nell’antica portantina, per essere trasportato lungo i carugi e nella strada principale, corso Italia. Lo seguono gli schiodatori, il parroco, i confratelli della Buona Morte con il loro saio nero, e poi i fedeli, sempre numerosi. La banda musicale di Taggia accompagna il mesto corteo con marce funebri, inframmezzato dal canto del Miserere. La stessa, una volta tornati nella collegiata, esegue un breve concerto, mentre i fedeli si accostano al corpo del Cristo per un doveroso omaggio.

Da rimarcare l’impegno della Confraternita della Buona Morte, che come ogni si impegna nella caratteristica manifestazione secolare.

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