Politica - 31 marzo 2015, 12:57

Taggia: intervento della minoranza consiliare sull'impianto provinciale per lo smaltimento dei rifiuti

"Il Sindaco raccontava anni fa di poter orientare il project financing per la realizzazione del digestore in modo da tutelare il nostro territorio. Oggi, possiamo dirlo, trattasi di affermazioni che non trovano alcun riscontro nella realtà dei fatti".

Taggia: intervento della minoranza consiliare sull'impianto provinciale per lo smaltimento dei rifiuti

"Lo vogliamo ricordare così il nostro Sindaco, seduto, in cabina di regia, convinto di indirizzare al meglio le sorti dei rifiuti della provincia di Imperia. I fatti sono purtroppo altri.

Si è già ampiamente detto sulla realizzazione del lotto 6, su quanto il Sindaco, con voto favorevole in consiglio comunale, promuoveva la sua realizzazione e solo l’intervento dei magistrati abbia temporaneamente bloccato quello scempio ambientale. Senza l’intervento della magistratura oggi gli escavatori la farebbero da padrone ed il lotto 6 sarebbe una tremenda realtà.

Ora, a discarica sequestrata, insieme alla provincia ed alla regione, cerca alternative fuori territorio, alternative che noi da oltre due anni diciamo possibili e praticabili, documentandole adeguatamente agli uffici provinciali e in consiglio comunale senza mai ottenere una qualche considerazione. Ora è di grande attualità la futura realizzazione dell’impianto di smaltimento provinciale.

Il Sindaco, dalla sua celeberrima ‘cabina di regia’, raccontava anni fa di poter orientare il project financing per la realizzazione del digestore in modo da tutelare il nostro territorio. Oggi possiamo dirlo, trattasi di affermazioni che non trovano alcun riscontro nella realtà dei fatti.

Leggendo infatti la bozza del project financing estrapolata dai documenti di gara appare evidente che il nostro territorio, grazie a Genduso, sarà per i prossimi anni ostaggio delle sue scelte, in balia delle esigenze del gestore della discarica e dell’impianto.

All’interno del piano finanziario del projet si trova anche una dettagliata analisi del rischio in cui il pugno di Genduso pare non essere pervenuto, tantomeno pare incisivo l’apporto della provincia.

Solo così si può comprendere un contratto assolutamente sbilanciato a favore del soggetto gestore.

Caro Genduso, quale tutela possono avere i suoi concittadini se le tariffe previste, dopo solo tre anni, potranno essere riviste in caso di una variazione percentuale del 5% del rifiuto conferito in discarica? Dove sta il rischio di impresa del gestore?

Un impianto, cioè, ‘vuoto per pieno’, in cui a prescindere dalla quantità di rifiuti conferiti, il prezzo pagato dai cittadini rimane sostanzialmente lo stesso, con buona pace di quei comuni che, virtuosamente, fanno e faranno politiche di raccolta differenziata e riduzione dei rifiuti.

Ancora, signor Sindaco, Lei come intende il fatto che nel vicino Piemonte si stia costruendo un impianto con una capacità di conferimento di circa quattro volte quella dei Colli, e che, in tale progetto, sia prevista una discarica di servizio di circa la metà?

La sua ‘cabina di regia’, Sindaco, continua ad essere solo una mera enunciazione di principio. Prima la discarica lotto 6, fortunatamente stoppata dai magistrati, oggi evidenti mancanze pro gestore sui documenti di gara.

Qualcosa non torna, speriamo che Lei, Sindaco, questa volta, se ne renda conto per tempo.

Piero Arieta, Mauro Albanese, Massimo Alberghi, Lucio Cava, Mario Conio".

C.S.

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