Michele Lorenzo, segretario regionale del Sappe, sindacato della Polizia Penitenziaria, interviene sulle dichiarazioni del direttore dei carceri di Sanremo ed Imperia, rilasciate al nostro giornale dopo il presunto diniego di ingresso alla casa circondariale imperiese.
"E’ ovvio che Frontirrè parla come Direttore dell’istituto penitenziaria e non come privato cittadino, quindi fonte dell’Amministrazione, autorevole e competente. La dichiarazione appare tanto lacunosa quanto imprecisa, quindi è opportuno fare alcune osservazioni richiedendo una risposta:
- da dove si apprende che un consigliere regionale non può entrare in istituto per appurare le condizioni di lavoro della Polizia penitenziaria?
- Chi ha stabilito che il consigliere avrebbe dovuto valutare esclusivamente le condizioni di vita dei detenuti e non può accedere unitamente alle OO.SS.?
- a quale legge si riferisca il dirigente quando asserisce che la visita deve essere effettuata in due fasi differenti e, di conseguenza, non può essere effettuata congiuntamente con le OO.SS., sarebbe opportuno conoscere il riferimento normativo per evitare, in futuro, ulteriori danni di immagine.
- Se così fosse con quali modalità è stata organizzata la visita disgiunta?
- Perché il rifiuto non è stato preventivamente comunicato alla scrivente O.S. così come stabilito dall’art. 5 dell’accordo Quadro nazionale 2004?
- Perché precedenti visite di altri esponenti amministrativi sono stati fatti accedere in istituto congiuntamente ad altre OO.SS.?
- Qual è, allora, il criterio che il predetto funzionario applica?"
"Sono queste solo alcune osservazioni che implementano il dubbio, ormai certezza - termina il segretario del Sappe - che il rifiuto ad accedere in istituto era pretestuoso ed ostativa all’attività ed all’immagine di questa Organizzazione Sindacale. Dal curriculum professionale del predetto dirigente si apprende che lo stesso ha effettuato anche un apposito corso sulle relazioni sindacali e negoziazione; visto quello che emerge dai due istituti retti dal Dr. Frontirrè in ambito delle relazioni sindacali, forse sarebbe il caso di rivedere la programmazione questi corsi o farli ripetere".