Istituita da Papa Giovanni Paolo II, la giornata Mondiale del Malato coinvolge non solo il mondo cattolico, ma anche quello civile. Dalla celebrazione dell’11 febbraio voglio prendere spunto per manifestare la vicinanza delle istituzioni pubbliche a chi è malato, a chi soffre, a chi vive una condizione di disagio.
Contemporaneamente il significato di questa giornata deve essere di sensibilità e di riflessione sul mondo della salute, diritto di ognuno di noi. È importante riflettere e richiamare l’attenzione di tutti per andare incontro alle sofferenze, ai bisogni ed ai richiami (non sempre dichiarati), di quanti attendono di essere aiutati: ecco il senso della giornata Mondiale del Malato. Concretizzando poi questa vicinanza attraverso azioni, progetti ed iniziative mirate a dare cure ed assistenza adeguate alle persone che soffrono ed alle loro famiglie, si creano le condizioni perché tutti coloro che si impegnano in questo settore possano esplicare al meglio il loro lavoro.
Di fondamentale importanza risultano, inoltre, l’operato ed il contributo delle associazioni di volontariato che, con spirito di sacrificio e solidarietà verso il prossimo, quotidianamente, si impegnano al fianco di chi soffre, con la finalità di alleviarne le sofferenze, ai quali va il più sentito ringraziamento.
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