E' nato a Sanremo un comitato 'Acqua pulita'. "Non se ne può più - evidenziano i promotori - di avere al rubinetto un’acqua nera piena di fango, acqua che la cittadinanza paga fior di quattrini. Non è vero che questo è un problema delle tubazioni rotte al porto, noi che viviamo in zona alta via martiri, borgo opaco e peggio ancora in Borgo Tinasso e Isola Inferiore, che sono zone alte e molto distanti dalle 'rotture', è ormai un anno e più che regolarmente due o tre giorni alla settimana abbiamo della 'terra' dal rubinetto".
"Non possiamo più pagare acqua a peso d’oro e avere in cambio fango; comperare bottiglie per cucinare, pagare idraulici per stappare lavastoviglie, lavatrici e caldaie intasate e poi biancheria lavata che cambia colore e odore, caffè imbevibile, bambini piccoli con sfoghi sulla pelle forse causati dalla biancheria lavata con acqua di fango o forse per l’alimentazione mista alla stessa acqua 'colorata'. Adesso basta! abbiamo prelevato dei campioni in 15 punti differenti li abbiamo portati oggi a due laboratori fuori provincia per avere un’analisi dettagliata, da domani iniziamo a fare smontare i nostri elettrodomestici e periziarli da dei tecnici abilitati e appena avremo i vari risultati accenderemo una causa per risarcimento danni alle case e alle persone. Ieri sera alle 20 dai rubinetti continua a uscire fango, il tutto documentato con foto e testimonianze, domani informeremo la procura per attivare una procedura contro l’Amaie".
"Ad oggi siamo appena 160 famiglie circa, e penso che aumenteremo velocemente. Affidiamo a lei questa nostra prima comunicazione perché non crediamo più che prendere in giro le famiglie sia cosa normale, se le tubazioni di Sanremo sono in queste condizioni devono essere sostituite, ci dicono che sono residui, ma che tipo di residuo potrà formare un’acqua che una volta era limpidissima e buonissima, residui che scorrono tutte le settimane per un anno? Secondo non sono residui ma ruggine prodotta dallo stato delle tubazioni o peggio fanghi prodotti dalla cattiva manutenzione delle cisterne di accumulo o peggio che si infiltrano nelle tubazioni da esterno, noi abbiamo constatato l’inizio dell’acqua nera dopo che sono stati eseguiti i lavori dell’aurelia bis, zona borgo, e forse a causa di quei lavori si sono danneggiati dei tubi o raccordi che creano infiltrazioni di terra che poi non sono stati sostituiti, ci diranno per mancanza di fondi".
"L’acqua è una bene troppo prezioso, e non possiamo rischiare di fare la fine della famiglie di Casale Monferrato con l’amianto dove tutti sapevano e nessuno ha fatto nulla, noi non vogliamo il processo di poi ma vogliamo l’acqua pulita, come ultima provocazione stiamo cercando di capire se possiamo sospendere i pagamenti delle forniture di acqua e da domani teniamo gli scontrini delle bottiglie di acqua che dobbiamo acquistare per lavarci e per cucinare e poi li sconteremo dal dovuto. Vorremmo sollecitare il sindaco a darci delle spiegazioni, abbiamo bisogno di acqua potabile e pulita... le parole sono finite".