Eventi - 27 ottobre 2014, 19:00

Il successo delle ricette di Libereso Guglielmi al salone del gusto nell'ultimo weekend a Torino

Visitatori entusiasti per la Piadina di Canapa proposta dalla cuoca di strada Sara Samuel.

Il successo delle ricette di Libereso Guglielmi al salone del gusto nell'ultimo weekend a Torino

L’avevamo incontrata questa estate impegnata portare in giro per il mondo le ricette di Libereso, la ritroviamo al Salone del Gusto di torino in un angolo un pochino defilato vicino all’Autogrill e di fronte ad un enorme stand di salumi marchigiani. Stiamo parlando di Sara e Gigetta, coppia inseparabile del cibo vegetariano di strada che ora propone anche specialità rigorosamente vegan su quattro ruote. La sua piadina di canapa è stata una novità assoluta nel salone del Gusto, in grado di incuriosire e stupire il pubblico in cerca di nuove emozioni e sensazioni.

Sara e il suo staff, che nell’occasione comprendeva anche Francesco con una macchina per fare la pasta di altri tempi e antichi sapori, hanno lavorato molto, preso contatti e dato visibilità ad una pianta dalle molteplici potenzialità ancora in parte sconosciute. In fondo la collocazione lontana dalla piazza dello street food e un pochino anonima non le ha impedito di raggiungere un ottimo risultato.

Superata la consueta diffidenza inziale del pubblico, con l’immancabile domanda. “ è la stessa che si fuma?”, Sara ha sfornato piadine e piatti a base di canapa, che hanno immediatamente incontrato il favore e la soddisfazione di tutti. La macchina della pasta ha iprodotto tortiglioni, maccheroncini e fusilli confezionati in sacchetti da 250 grammi, mentre le cuoche, non le “cheffe”, a bordo di Gigetta spiegavano i segreti della cottura e indicavano i condimenti migliori.

Di questa pianta in cucina si usano i semi dai quali si ricava un olio con elevato contenuto di acidi grassi essenziali, omega 3, 6, 9, antiossidanti, vitamine E, B1, B2; un olio che aiuta le difese immunitarie, previene numerose patologie come il diabete e malattie cardiovascolari, ed è particolarmente utilizzato nella cura della psoriasi e dell’acne. Ma della canapa non si butta nulla: dai resti della spremitura si ottiene una farina, priva di glutine, ricca di proteine nobili e fibre che viene utilizzata per preparare originali impasti di colore verde intenso e con un gradevole retro gusto di nocciola. Sara la usa in cucina a 360°: dalle insalate alle zuppe, nelle preparazioni dolci o salate e anche per ottenere gradevoli bevande.

Il prodotto non si trova abbastanza facilmente, ma l’aumento costante e continuo delle coltivazione permette di prevedere che il prezzo oggi abbastanza alto possa diventare più contenuto ed aumenti la sua reperibilità.

La sua specialità al salone è stata una piadina al tartufo davvero straordinaria, ma il segreto del suo successo sta in una cucina semplice e poco lavorata preparata con ingredienti di cui Sara conosce personalmente i produttori e dei quali si attarda a raccontare con simpatia le storie. Perché dietro ad ogni prodotto c’è una persona , un territorio ed una cultura.

Osservandola all’opera in questi giorni frenetici di salone, il segreto del suo grande successo deriva anche dal clima di grande amicizia dei suoi collaboratori e dalla mancanza di proposte “non carnivore” di un salone, che non sembra tenere nella giusta considerazione i vegetariani ed i vegani in continuo aumento.

   

Abbiamo chiesto a Sara di darci una ricetta per in nostri lettori. Eccola:

Panelle di ceci e canapa, facili da fare e sfiziose da mangiare.

Ingredienti:

500 grammi di farina di ceci

1 litro e ½ di acqua fredda

100 grammi di farina di canapa

sale, pepe e olio per friggere

Procedimento:

Setacciare la farina di ceci e aggiungerla all’acqua fredda mescolando con una frusta.
Mettere sul fuoco continuando a mescolare e aggiungere la farina di canapa gradatamente.
Quando il preparato inizia a solidificarsi salare, pepare e mettere in forme da plumcake.
Lasciare raffreddare completamente, poi sformare e tagliare a fettine, se umide asciugatele con un panno prima di tuffarle nell’olio bollente fin quando non fanno la crosticina. Scolare e salare.

Su Gigetta le propongo con una crema di carote al profumo di lauro (fate bollire le carote in acqua salata con una foglia di lauro, asciugatele, frullatele con uno spicchio di aglio, olio, sale e pepe) son davvero una delizia!

 

Ora non vi resta che provare, oppure seguite gli appuntamenti di Gigetta e Sara su 
www.cucinandosuruote.it  e cercate di incontrarla in strada

 

Claudio Porchia

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