Attualità - 25 settembre 2014, 11:55

Nuova vita per le aree Saint Gobain di Cogoleto e di Isolabuona a Ronco Scrivia nel genovese

Il presidente di Sviluppo Genova Franco Floris “A Cogoleto sorgerà un quartiere eco-compatibile con orti condominiali, parcheggi sotterreanei e verde pubblico. A Ronco Scrivia si svilupperà il nuovo polo produttivo di Isolabuona in un’area di grande importanza economica vista anche la vicinanza al basso Piemonte e all’A7 Genova-Milano”.

Nuova vita per le aree Saint Gobain di Cogoleto e di Isolabuona a Ronco Scrivia nel genovese

Due piani di valorizzazione per le aree Saint Gobain di Cogoleto e Isolabuona a Ronco Scrivia, elaborati da Sviluppo Genova, società pubblico privata nata nel 1997 come Ponente Sviluppo, costituita per dare una risposta concreta alle problematiche di bonifica e riqualificazione determinatesi a seguito delle grandi dismissioni dei siti industriali nel settore occidentale della città. Ora  Sviluppo Genova sta conducendo due importanti operazioni di dismissione, bonifica ed infrastrutturazione di grandi aree nel territorio genovese. 

COGOLETO, UN NUOVO QUARTIERE ECO-COMPATIBILE: per quanto riguarda Cogoleto, l'ex area industriale, per un totale di 55 mila metri quadrati, sarà trasformata in un quartiere residenziale di altissimo livello, dotato anche di una scuola dell’infanzia per 210 alunni, un parco pubblico di oltre 15.000 mq, di un'area commerciale da 4 mila metri quadrati e di parcheggi sotterranei. L'idea di Sviluppo Genova è quella di creare un "quartiere eco-compatibile" dedicato soprattutto alle giovani famiglie che vi potranno trovare una casa dove poter andare ad abitare. E' prevista la realizzazione di almeno 200 alloggi tra i 45 e i 120 metri quadrati. L'area sarà funzionale e soprattutto strettamente collegata alla viabilità ordinaria essendo a poche centinaia di metri dal centro storico e alla viabilità autostradale. Anche in questo caso il casello dell'A10 Genova-Savona è situato poco distante dalla Saint Gobain.  Il quartiere tra l'altro dista solo 30 chilometri da Genova e 26 da Savona, ma soprattutto è situato a pochi passi dal mare.

Oltre ad un quartiere residenziale la vera novità consiste nel fatto che nelle aree è previsto anche l'allestimento di orti condominiali, che costituiranno uno degli elementi caratterizzanti del nuovo quartiere. Gli spazi pianificati ad orto condominiale sono pari a 6.350 mq, ma si tratta di un confine variabile nella modulazione del rapporto con i giardini privati. Giova ricordare le motivazione che hanno spinto verso questa scelta. "In primo luogo, è opportuno sottolineare che oggi la richiesta di spazi da destinare ad attività di questo genere è sempre più presente nelle fasce di potenziali utenti più giovani; si tratta sostanzialmente di una tendenza di mercato che va consolidandosi, e che deve essere tenuta nella giusta considerazione nell’affrontare temi di sviluppo complessi ed articolati come quello in esame. In secondo luogo, fa parte degli assunti iniziali massimizzare le superfici a verde, per consolidare il più possibile (anche nei futuri utenti) l’idea di un quartiere massimamente «smart» - spiega il presidente di Sviluppo Genova Franco Floris supportato dall'architetto Marco Guarino che ha curato il progetto -  In terzo luogo, aspetto che si ritiene della massima importanza, la presenza diffusa tra i volumi edilizi di orti condominiali contribuirà senz’altro a mitigare la rigida suddivisione tra spazi pubblici e spazi privati, inducendo negli abitanti la consapevolezza dell’importanza della condivisione degli spazi collettivi, generando presidio territoriale e senso di appartenenza al luogo. Un piano di riqualificazione complesso che ha richiesto diversi mesi di studio. "Un nuovo pezzo di città di dimensioni così rilevanti, specialmente in una fase storica non facile per l’immobiliare - dice a questo proposito Franco Floris - deve essere pensato seguendo un criterio di efficienza e vivibilità. Sono state previste tre fasi costruttive, che dal settore dell’area di sviluppo più vicino al centro storico completano l’area verso il confine nord, costituito da via Molino della Rocca". 

Per quanto riguarda le dotazioni pubbliche, nella prima fase verranno riqualificate le aree a sud della ferrovia, che costituiranno il portale di accesso al nuovo quartiere; la seconda fase porterà alla realizzazione dello spazio pubblico centrale e della scuola materna, completando in questo modo tutti gli spazi per la collettività. Durante la terza ed ultima fase verrà realizzato il blocco edilizio destinato ad edilizia residenziale pubblica. Secondo l'elaborazione curata dall'architetto Marco Guarino "il sistema della nuova viabilità seguirà la logica di crescita del quartiere, e sarà realizzato anche in funzione delle necessità di cantiere".

L’idea sviluppata dovrà essere condivisa ed eventualmente modificata e arricchita secondo le indicazioni del Consiglio Comunale e sulla base delle esigenze dei Cittadini di Cogoleto.

IL POLO PRODUTTIVO DI ISOLABUONA: l’idea di realizzare un Polo Produttivo a Ronco Scrivia è nata da un’iniziativa pubblico – privata che ha visto quali soggetti coinvolti il Comune, la Provincia e Sviluppo Genova. Il Polo Produttivo è ubicato in posizione strategica e funzionale, trovandosi a meno di 30 chilometri da Genova e a circa 60 da Alessandria; l’area è comodamente accessibile dall’A7 Genova – Milano, a pochi centinaia di metri dal casello autostradale di Ronco. "Il progetto, sviluppato di concerto con gli Enti pubblici, - dice il presidente di Sviluppo Genova - prevede il potenziamento del ruolo della Valle Scrivia come "terzo polo" produttivo provinciale, mediante la trasformazione e riqualificazione di un'area che non era urbanizzata né accessibile.

Sviluppo Genova ha realizzato un nuovo sottopasso autostradale, la viabilità interna e tutte le reti di urbanizzazione dell’area, inoltre, è stata valorizzata la zona a tergo del Torrente Scrivia, realizzando un parco fluviale". Tutte le aree sono attrezzate e dotate di parcheggi funzionali alle varie attività artigianali. L'estensione complessiva dell'area interessata dall'intervento è di quasi 90 mila metri quadrati, di cui 60 mila destinati al polo produttivo e 30 mila al parco fluviale.

"Questo di Ronco Scrivia - spiega Franco Floris - è un intervento che tiene conto delle esigenze delle aziende produttive che qui vorranno avviare le loro attività. Ci sarà infatti la possibilità di aggregazione in funzione delle esigenze dimensionali degli utilizzatori finali che avranno a disposizione tutti i servizi necessari: viabilità pubblica efficiente, collegamento alla rete principale dell'acquedotto, all'energia elettrica, al gas e alle telecomunicazioni". 

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