Bei tempi quando l'uomo era 'solo' un cacciatore, solitario e focalizzato su un unico obiettivo: la preda. Già allora, all'epoca delle caverne, le donne erano delle raccoglitrici, abituate a collaborare, a prendere più informazioni contemporaneamente per scegliere le cose migliori e attente ai dettagli. Quando l'uomo tornava dalla caccia, era una festa e lui adorava la donna come una dea, che porta in grembo il mistero dell'universo e la magia di generare il futuro. Poi ci siamo evoluti e gli uomini sono diventati tutti str****... o no?
Grande successo al Teatro Centrale di Sanremo per il one man show 'Caveman', portato in scena da Maurizio Colombi con la regia di Teo Teocoli. Il pubblico matuziano, tradizionalmente poco numeroso, di età media alta e piuttosto freddino, invece si è sciolto in lacrime dalle risate per oltre due ore e ha mostrato una calda partecipazione. Maurizio Colombi, con la band dal vivo, ha improvvisato gag con gli spettatori e ha dimostrato la sua bravura di attore e cantante lirico. Con un valore aggiunto: non è mai apparso in tv.
Alla fine uomini e donne non si capiranno mai, ma potranno molto più che comprendersi: potranno formare una squadra perfetta per i figli. Per chi ha studiato comunicazione 'Caveman' si potrebbe definire come uno spettacolo affascinante, dove i concetti della PNL (Programmazione Neuro-Linguistica) vengono applicati al rapporto di coppia. Gli appassionati d'arte saranno incuriositi dalla scenografia, fatta di certe rappresentazioni preistoriche che raccontano del cacciatore e della sua dea. Per tutti uno show da non perdere quando tornerà a novembre nella Città dei Fiori.