Politica - 15 maggio 2014, 19:08

Visita del candidato a Sindaco Enrico Ioculano alle realtà agricole della città di confine

I fiori in Italia, hanno avuto la patria indiscussa a livello mondiale nella Riviera Ligure. E da Sanremo, per Bordighera, a Ventimiglia e Vallecrosia il trionfo floreale era all'occhio di tutti, con una abbondanza e una magnificenza senza confronti.

Visita del candidato a Sindaco Enrico Ioculano alle realtà agricole della città di confine

Il candidato sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano, insieme all'assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Barbagallo , a Sergio Scibilia, Pietro Mannoni e Marco Damele ha visitato alcune realtà imprenditoriali agricole di Ventimiglia. Marco Damele:  "Innovazione, efficienza e capacità di aggregarsi le parole chiave per l'agricoltura del futuro a Ventimiglia". Se Bordighera la conosciamo come "città delle palme", pochi sanno che Ventimiglia è "città dei fiori". Ventimiglia era il maggior centro floricolo d'Italia e il suo mercato, un'attrazione turistica conosciuta anche in Europa. Uno dei punti fondamentali dell'importanza della Floricoltura nella città di confine erano le distese di coltivazioni di rose e garofani, le biennali di floricoltura, i corsi fioriti (antenati delle moderne Battaglie di fiori) e grazie al collegamento ferroviario  un rapido trasporto delle merci e dei fiori in particolare.

I fiori in Italia, hanno avuto la patria indiscussa a livello mondiale nella Riviera Ligure. E da Sanremo, per Bordighera, a Ventimiglia e Vallecrosia il trionfo floreale era all'occhio di tutti, con una abbondanza e una magnificenza senza confronti. E' sempre più facile restringersi alle cifre, che non spaziare idealmente, anche con i ricordi nella suggestività di quel periodo. Era quindi normale sentire la necessità di una mostra di fiori a Ventimiglia, che veniva svolta nel padiglione stesso del mercato dei fiori e che oggi a distanza di quasi un secolo ci dona immagini e testimonianze uniche, che non fanno altro che rimarcare quella vocazione floricola che consideriamo patrimonio, da tutelare e promuovere. Basta semplicemente guardare le nostre aziende per capire che il futuro è ancora da scrivere e nulla è perduto. Ad oggi (dati ultimo censimento 2010), sono presenti a Ventimiglia 377 aziende agricole di cui 240 a vocazione floricola, 188 olivicola, 4 vivai, 228 orti familiari, 43 vitivinicole, 9 che producono agrumi, 52 ortive...numeri che troppe volte ci siamo dimenticati, numeri che pur risentendo pesantemente della crisi rappresentano ancora uno dei perni trainanti dell' economia provinciale.

Innovazione, efficienza e capacità di aggregarsi le parole chiave per una prospettiva futura. Non esiste e non esisterà mai alcuna alternativa all' agricoltura e non parlo solo di Ventimiglia . Per molti risulterà un paradosso ma il futuro è ora piu' che mai è in mano alla terra. I produttori da soli non ce la fanno più. Serve un'azione a livello comunale oltre che nazionale che porti ad un rapido e snello ricambio generazionale, a formare prima di tutto i giovani che intendono operare in agricoltura, (dirigere un'azienda agricola al giorno d'oggi non si intende lavorare solo la terra , significa avere una preparazione ed una esperienza tale da poter essere in grado di districarsi da mille leggi, vincoli, divieti, leggi, costi oltre che sapere rendere fertile la terra oggi e domani e diventare in tutti i sensi tutori dell' ambiente ) e' necessaria una diminuzione dei costi di produzione attraverso la riduzione dei costi energetici, l'abbattimento dei costi previdenziali, infortunistici e fiscali  al fine di garantire respiro alle imprese familiari che costituiscono a Ventimiglia l'ossatura della nostra agricoltura.

C.S.E.

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