Il candidato sindaco di Ventimiglia Quale futuro, Carlo Maria Iachino, raccogliendo l'invito di Matteo Renzi a segnalare un edificio scolastico della propria città in gravi condizioni, nei giorni scorsi dopo avere sondato il terreno ha fatto cadere la scelta sulle scuole elementari di Via Veneto, ha scritto al Presidente del Consiglio.
"Signor Presidente del Consiglio, presumendo che il Suo invito a segnalarLe gli edifici scolastici maggiormente bisognosi di interventi sia rivolto non solo ai sindaci, ma anche ai candidati sindaco delle prossime elezioni municipali di maggio, è in questa veste che mi permetto di descriverle il penoso stato in cui versa l'edificio della scuola dell'infanzia e Primaria di via Vittorio Veneto a Ventimiglia. Quotidianamente ci confrontiamo con la nostra "dirimpettaia" Mentone, e Ventimiglia, Le assicuro, non ne esce vincente, a rischio di farne un paradigma del confronto fra i due Paesi confinanti. Una delle priorità dell'Italia è di certo la ricostruzione della nostra immagine nel mondo, ed una città di frontiera come la nostra può essere un eccellente come un pessimo biglietto da visita. Anche da qui il pieno apprezzamento e la piena adesione da parte mia a questa Sua iniziativa. Buona lettura.
Individuerei questo edifico per la sua vetustà e per la non adeguatezza della struttura alle esigenze attuali. La sua data di nascita risale al 1928, struttura molto bella e funzionale, già sede del primo circolo didattico della città, ospitante scuola primaria e scuola dell’infanzia, ma la cui manutenzione, per la sua particolarità , e per la necessità di notevoli investimenti finanziari, viene continuamente rinviata. Basti dire che, per l’ampiezza dei locali dell’intero edificio, lo stesso non viene imbiancato da almeno 20 anni! A iniziare dallo scalone di ingresso, in marmo, scivoloso, non coperto da idonea pensilina che permetta un accesso in condizioni di sicurezza, sormontato da un terrazzino ( adibito all’esposizione delle bandiere) già dichiarato inagibile e mai recuperato .
Presenza di circa 110 finestre dai serramenti desueti - finestre e persiane- pericolosissimi! La struttura è esposta al forte vento marino e le imposte , ancora in legno d’epoca !, non tengono più sui cardini per le troppe vibrazioni. I vetri delle finestre, d’epoca anch’esse, sono di vetro sottilissimo e, più volte, per un urto involontario dei bambini o per l’effetto dell’aria che le scrolla penetrando dalle fessure, si sono staccate cadendo al suolo.
La struttura ha uno spazio collettivo, tipico degli edifici scolastici del tempo, consistente in un piccolo teatro ora adibito a spazio motorio o per drammatizzazioni: infiltrazioni sul soffitto ne mettono a repentaglio l’igiene e la quasi impossibilità a riscaldarlo lo rendono praticamente inagibile in molti mesi dell’anno. Nel seminterrato dello stabile è sita la scuola dell’infanzia, le cui condizioni igienico-sanitarie sono costantemente a rischio: sul pavimento delle sale rivolte a sud vi sono infiltrazioni di acqua marina (la scuola poggia su sedime sabbioso, a cinquanta metri dalla spiaggia) e la salita di umidità sui muri provoca scrostamento degli intonaci e scivolosità dei pavimenti. La costruzione di una rampa per disabili, appoggiata al muro esterno della stessa area scolastica, scarica inoltre umidità, e in caso di pioggia acqua, dentro i locali scolastici: per ovviare a questo, vi sono, costantemente accesi, due deumidificatori che costituiscono solo un palliativo al problema. L’impianto di riscaldamento dell’intero palazzo necessita di revisione, sia per la sostituzione dei radiatori, sia, soprattutto, perché è obsoleto ed i tubi sono ormai di materiale deteriorato: ciò provoca spesso l’interruzione dell’intero riscaldamento e solo nel corrente anno sono state apportate le modifiche più urgenti alla parte di riscaldamento riguardante la scuola dell’infanzia. Entrambi i cortili di scuola dell’infanzia e di scuola primaria necessitano di una urgente ripavimentazione: già oggetto di proteste di genitori, sono ricoperti da materiale gommato deteriorato in parecchie zone, pericolosi perciò per l’inciampo dei minori e per eventuali cadute.
Nell’edificio esiste un ascensore, inutilizzabile in caso di pioggia, in quanto l’acqua penetra nel vano, non essendo lo stesso protetto dall’alto.