Politica - 15 gennaio 2014, 03:13

Sanremo: Zoccarato "Sforare il patto avrebbe messo in difficoltà la città e la prossima Amministrazione"

Il sindaco di Sanremo ha parlato a 360 gradi su Festival, convenzione Rai, teatro Ariston, Palafiori e patto di stabilità. "Agito nell'interesse del Comune" ha detto.

Zoccarato sul palco durante la premiazione del Festival 2013

Zoccarato sul palco durante la premiazione del Festival 2013

Anche il sindaco Maurizio Zoccarato, con un lungo intervento, ha voluto spiegare l'iter e le decisioni che hanno portato al rinnovo con la Rai della convenzione triennale per il Festival. Una pratica che, per salvare il Comune dallo sforamento del patto di stabilità, è stata legata al pagamento anticipato da parte della Rai del Festival 2014. Non per questo però sono mancate le critiche, che hanno puntato il dito contro lo sconto di 210 mila euro concesso per la convenzione vigente, e al minor profitto strappato per le prossime tre edizioni.

"La nuova convenzione prevede una riduzione del compenso di circa 1,5 milioni di euro sul primo Festival, di 1,7 sul secondo e di 1,750 sul terzo - ha detto il primo cittadino - Qualcuno ci ha chiesto come mai non ci fossimo rivolti anche a Mediaset, La7 o Sky. In realtà già per lo scorso rinnovo ne avevamo parlato con queste realtà televisive, che si dissero non interessate. Sky, inoltre, ci fece presente che il Festival deve essere per forza essere trasmesso in chiaro, e loro hanno a disposizione solo il canale Cielo. La Rai ha subìto un calo degli introiti pubblicitari, passando negli ultimi anni da 1,2 miliardi a circa 700 milioni. In questi giorni la Rai, cui forse non si dovrà più versare il canone, ha addirittura rinunciato ai diritti per le Olimpiadi e per la Formula Uno".

"La trattativa per il Festival è iniziata qualche mese fa - ha aggiunto il sindaco - c'era già da subito il sentore che la Rai per la prossima convenzione ci avrebbe dato poco o nulla. Non credo che l'evento si possa portare negli studi di Napoli o di Roma, perchè è una cosa complicata. Alcune città, come per esempio Venezia, si sono comunque proposte. Durante la trattativa noi abbiamo insistito per mantenere le cinque serate, contro le quattro che avrebbe voluto la Rai, come anche l'Oscar della Tv e la puntata di Linea verde legata al corso fiorito. Rispetto alla vecchia convenzione cambia la possibilità di non farlo obbligatoriamente all'Ariston, dove l'affitto costa tra 1,2 o 1,3 milioni di euro. Noi abbiamo a bilancio quasi 18 milioni che dovevano servire nel tempo a realizzare un nuovo teatro, proprio per risparmiare l'affitto a terzi e tenerci tutti i soldi che ci arrivano dalla Rai. Hanno svolto alcuni sopralluoghi al Palafiori ed hanno detto che è possibile ricavarci un teatro. A seguire questa possibilità sarà un assessore cui verrà affidata una delega specifica. Per costruirlo, e rispettare il patto di stabilità, si potrebbero utilizzare i soldi derivanti da sponsorizzazioni, legando il nome di un'azienda al teatro. Come a Cannes potrebbe inoltre esserci la possibilità che la scenografia rimanga e sia di proprietà del Comune".

Il sindaco Zoccarato è poi entrato nel merito dell'anticipo ricevuto dalla Rai, del pagamento del Festival 2014, il cui denaro ha salvato dallo sforamento del patto di stabilità. "Ho agito nell'interesse del Comune - ha detto - Il non rispettare il patto, avrebbe significato alzare le tariffe e dare allo Stato 8 milioni di euro in più, mettendo in difficoltà la prossima Amministrazione ed i cittadini di Sanremo. Non è poi vero che sono stati tolti soldi al nuovo anno, e che quindi mancheranno, perchè il prossimo saldo patto sarà a zero. Per questo, dopo aver cercato invano altri canali come un decreto da Roma che è stato invece fatto per Venezia forse perchè c'è il Pd al Governo, abbiamo perseguito la strada di farci pagare l'anticipo. In questa maniera possiamo dare più ossigeno alle imprese, effettuando lavori e pagando le ditte".

Un accenno anche al problema formale sollevato da molti consiglieri, sia di maggioranza sia di minoranza, con la convenzione che è stata portata in aula a cose fatte. "Mi è dispiaciuto scavalcare il consiglio comunale - ha spiegato Zoccarato - ma il cda della Rai si è riunito a fine dicembre. Le soluzioni erano o andare avanti e portare a termine questo risultato, nell'interesse della città, oppure fregarcene".

Federico Marchi

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