Matteo Rossi di SEL, replica alle dichiarazioni del consigliere Marco Scajola, sulla legalizzazione della marijuana:
“La mia proposta – spiega Rossi - non rappresenta un inno all’utilizzo, ma l’unica strada per sottrarre mercato e prima fonte di reddito alle mafie, di certo sostenitrici di un proibizionismo senza sé e senza ma. Appare evidente che il proibizionismo abbia fallito. Sostenere il contrario rappresenta, seppur in buona fede o in maniera assolutamente inconsapevole, fornire linfa vitale al narcotraffico e all’illegalità. Essere antiproibizionista non significa tifare per le droghe o incentivarne l’utilizzo; spiace constatare che a oggi bisogna ancora fare i conti con certa ipocrisia che si ostina a sviare dall’argomento, dibattendo se sia etico o meno l’utilizzo di sostanze stupefacenti".
"In base ad un recente sondaggio - termina Rossi - emerge che circa il 20% dei cittadini italiani ha fatto uso di cannabis: ignorare questo dato significa non gestire la situazione, accettando invece che a farlo siano spacciatori e trafficanti. Paradossalmente, poi, viene detto che la Liguria ha altri problemi, considerando la legalizzazione della cannabis marginale se non addirittura dannosa. Problemi importanti quelli citati da Scajola: dalla disoccupazione giovanile alla Sanità, senza però considerare che la proposta va paradossalmente in questa direzione".