Attualità - 11 dicembre 2013, 13:39

Tares a Ventimiglia, ecco il perché dei rincari: Aversa “Questo Comune uno dei pochi che ha avuto sensibilità sulla tassa”

Uno dei momenti della protesta ad Imperia sul caso Tares

Uno dei momenti della protesta ad Imperia sul caso Tares

I rincari della Tares (tassa su rifiuti e servizi) a Ventimiglia sono dovuti, anche al fatto, che le utenze hanno avuto la riclassificazione dei metri quadri dei dehor e dei depositi in categoria prevalente e pertanto gli aumenti hanno raggiunto, in alcuni casi, anche il 100%.

Nella fattispecie le attività che hanno visto incrementare il valore della tassazione sono osterie, pizzerie, pub, ristoranti, trattorie, bar, caffè, pasticcerie, Le cause della stangata sono da ricercarsi, inoltre, anche nella quota statale che prevede l’applicazione della tariffa di 30 centesimi per metro quadro. Tenendo conto in questo conteggio, evidentemente, non solo i locali ma anche cantine, depositi e dehor. Che quest’ultimi rientrino nel calcolo pare siano d’accordo quasi tutti,  un po’ meno, evidentemente, lo sono sul fatto che nel computo finiscano depositi e cantine. E' quanto emerge all’indomani del vertice tra il commissario prefettizio Luciana Lucianò e la Confcommercio, con l’obiettivo di trovare una quadra: di qui quindi la disponibilità di uno scorporo di metri quadri in eccesso e possibilità di pagare in sei rate gli importi superiori ai 5 mila euro.

Sull’aumento denunciato da più parti con rincari stimati, dagli stessi esercenti (che domani scenderanno in piazza per manifestare il loro disagio), tra il 20% ed il 30% rispetto alla stessa rata dello scorso anno (Tarsu), ora interviene il Commissario Straordinario Pasquale Aversa, che nel dirsi comprensivo per il carico eccessivo delle tasse in generale sulla materia Taresa Ventimiglia però specifica: “Questo Comune è uno dei pochi in Liguria, forse in Italia, che ha avuto una maggiore sensibilità sulla vicenda Tares.  Non si può dire che questa commissione non abbia cercato di privilegiare il commercio, che sa essere l’anima della città”. Basti ricordare a titolo esemplificativo, evidenza Aversa, “che abbiamo ridotto il canone mercatale del venerdì, che era uno dei più alti in Italia, per andare incontro alle esigenze degli operatori commerciali”.

Ma ecco nel dettaglio, voce per voce, come si può notare dalla scheda tecnica (CLICCANDO QUI) il listino categoria per le diverse categoria che hanno tutti segno meno a differenza, come detto, delle categorie relative a bar, ristoranti, trattorie, pasticcerie.

 

Renato Agalliu

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