“Essere stati a Singapore è come essere stati 20 o 30 anni avanti nel tempo, per lo meno rispetto alle più importanti città d’Europa. Rispetto alle più importanti città d'Italia è come fare un salto avanti nel tempo di 50 anni. Rispetto a piccole realtà come Sanremo è impossibile anche solo fare il paragone”.
Lo scrive il nostro lettore Duilio Farina, che prosegue: “A Singapore ho visto Defibrillatori Automatici Esterni (DAE o AED) dappertutto: nei centri commerciali, negli hotel, nei ristoranti, nei parchi acquatici, negli aeroporti, negli acquari, nei campus universitari, negli zoo. Non saprei dire quanti DAE vi siano a Singapore, forse 5000 può essere una stima realistica, uno ogni mille persone (vi sono 5 milioni di residenti). Passeggiando per la piccola-grande Città-Stato pensavo che dopotutto nella mia piccola cittadina, almeno da un certo punto di vista, non siamo così lontani da quel Mondo Futuristico. Anche nella mia piccola città di provincia in fondo ci sono 6 defibrillatori pubblici accessibili 24h su 24, ben visibili e muniti di segnaletica. All’improvviso quel mondo di grattacieli di cristallo, di metropolitane senza conducente, di piscine con pareti trasparenti sospese al 59° piano mi sembrava meno lontano”.
“Almeno per quanto riguarda i DAE Sanremo (ed altre realtà in Italia) non vive 50 anni nel passato. Certo, 6 defibrillatori su 60.000 residenti sono 1 su 10.000 persone, non 1 su 1.000 come a Singapore. Il fatto è che è stato messo in moto un meccanismo che mi auguro porterà a posizionare sul territorio altri DAE e che porterà sempre più persone a comprendere l’utilità di questi semplici strumenti salvavita. Forse tra qualche hanno un turista venuto in visita a Sanremo da chissà quale luogo esotico noterà i tanti DAE presenti nella città e, tornato nel suo Paese, racconterà con stupore quanto fosse all’avanguardia quella piccola cittadina in Italia”.