Ci sono voluti due battitori di livello coalizzati per vincere il torneo di Moltedo di palla elastica (pallonetto o baletta). La palma del successo è andata infatti alla terna composta da Mattia “Giombe Semeria”, capitano della Valle Arroscia di pallapugno in serie B e Riccardo Pellegrini, alfiere di Tavole in C1.
A completare il tutto, un Brunello Semeria, padre di Mattia, tonicissimo, indimenticato prima riserva dell’Imperiese dello scudetto di Sciorella. La finale ha visto prevalere questi tre giganti per 5-2 contro la terna di un Ranoisio che ha battuto molto bene. Scontro di titani, dunque, con il giovane battitore di Dolcedo, vinto ma non domo, coadiuvato da un Claudio Merlo stoico in quanto zoppicante in finale e da Alessandro Giacobbe.Il torneo è stato splendidamente organizzato, come al solito, dagli amici di Moltedo, con il vivo impegno di Silvano Anfossi e Paolo Somà e si potrebbe dire con la passione autentica dello storico abitato alle spalle di Porto Maurizio.
Undici squadre al via, ormai la crema della palla elastica. Dopo i gironi eliminatori di sabato pomeriggio e di domenica mattina rimangono otto squadre. Nel girone di domenica mattina grande equilibrio e una prima sconfitta eccellente per i pur primi della classe, Matteo Martini, Paolo Dulbecco e Diego Arrigo. Lo sgambetto è tirato dalla terna di Marco Sasso. I vincitori si sono dichiarati molto orgogliosi di questo successo, anche per la goliardica soddisfazione di aver fatto perdere “Bisùn” al secolo Paolo Dulbecco, che paga così una innegabile popolarità. Non ci si inganni, signori: questo è sport vero, fatto da gente che si allena tutta la settimana e che in campo opera meraviglie e movimenti preclusi ai più. La piazza di Moltedo è bollente, assolata nel mattino. Battagiia vera nei quarti di finale, con partite tutte allo spasimo. Spicca subito l’eliminazione di Matteo Martini e soci, vinti di un gioco dalla terna di Semeria padre e figlio e Pellegrini. Martini non era comunque al meglio e si accascerà a fine partita.
Accesi gli altri quarti: Davide Somà con Claudio Semeria e Paolo Somà rincorrono gli esperti Claudio Balestra, Corrado Agnese e Piero Saglietto, ma alla fine vincono all’ultimo respiro, in un match che ricorda lo sfrigolìo dei tempi andati. Poca storia fra Ranoisio e la terna di Paolo Bracco, anche lui stordito dalla girone del mattino, mentre è ancora bella la partita di Claudio Somà, Silvano Anfossi e Gianlorenzo Conta, ancora una volta giunto da Borgoratto Alessandrino per il gioco della pallonetto in Liguria occidentale. Questi tre, però, devono cedere sui limiti alla terna di di Marco Sasso, spettacolare in battuta e de tentacolare Piero Merano con un Luca Arrigo fendente. Nelle semifinali c’è meno storia: Semeria prende il largo di fronte a Davide Somà, che mantiene alto il nome dei moltedesi sul proprio terreno, in ogni caso. Nella parte bassa del tabellone si afferma Ranoisio sul trio guidato da un Marco Sasso ancora veemente, ma con una battuta troppo corta e centrale. In finale, appunto, scontro stellare, ma la battuta “a foglia morta” di Semeria crea grattacapi alla ribattutra di Ranoisio e Merlo, che cedono tre giochi. Subito. Giovanni Ranoisio , sornione, rimonta due giochi e la tensione serpeggia sulla piazza, ma Semeria viene molto aiutato da un Pellegrini abile nella ribattuta di sopramano e da un Brunello senior molto efficace. Al quel punto l’ambito trofeo “Maurizio Semeria” è loro. La festa non finisce qui. I premi sono ricchissimi, grazie ai numerosi sponsor.