Politica - 12 giugno 2013, 10:18

Sanremo: accordo di ieri tra sindacati e Casinò Spa, la posizione dello Snalc, unico assente

"Se i lavoratori voteranno contro l'ipotesi d'accordo, il negoziato tra la Casino Spa e sindacati, riprenderà ai sensi di legge nelle sede della Direzione Territoriale del Lavoro di Imperia".

Lorenzo Semeria (Segretario Snalc)

Lorenzo Semeria (Segretario Snalc)

Lo Snalc del Casinò, unico sindacato non presente ieri alle trattative con la società che gestisce l'azzardo matuziano, interviene dopo aver esaminato il testo dell’ipotesi d’accordo sottoscritto con Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

"Siamo rammaricati - evidenzia lo Snalc - per la disinvoltura con la quale la Direzione Aziendale tenta di colpire le retribuzione dei dipendenti e amarezza per la subalternità ai voleri datoriali dei rappresentanti sindacali che hanno firmato l’intesa. La Casinò Spa, per conseguire l’equilibrio di bilancio ed assicurare la continuità gestionale, ha previsto nel piano d’impresa, previsione confermata anche nella recente relazione del Presidente del Consiglio di amministrazione al Consiglio Comunale del 28 maggio scorso, una riduzione dei costi del personale di 5.325.000 euro. Una previsione difficile da realizzare in quanto richiede un sacrificio economico impegnativo da parte dei dipendenti in un contesto aziendale caratterizzato da sprechi, inefficienze e deficit di capacità gestionali".

"L’ipotesi d’accordo sottoscritta tra le parti - prosegue - (con esclusione della Cigl) il 28 marzo scorso, contribuiva a raggiungere l’obiettivo aziendale di ridurre i costi complessivi del personale di 5.300.000 euro. Per la durata di due anni (2013-2014) la riduzione della retribuzione, diretta e differita, dei lavoratori era di circa il 13,5%. Il 70% dei lavoratori ha votato contro quell'ipotesi d'accordo perché l'ha considerata, tra l'altro, gravosa dal punto di vista economico e non equa nella ripartizione dei sacrifici. Con la nuova ipotesi d'accordo i punti di vista e gli interessi dei lavoratori non sono stati tenuti in alcun conto, né dalla Direzione Aziendale né dai rappresentanti sindacali firmatari. L’ipotesi d’accordo, che dovrà essere sottoposta a referendum, contribuisce in modo significativo ad una riduzione dei costi del personale di circa 9.500.000 euro. L'incidenza sulla retribuzione dei dipendenti sarà pesantissima. Per la durata di due anni (1° luglio prossimo-30 giugno 2015) la riduzione della retribuzione, diretta e differita, dei lavoratori sarà di circa il 28%. Il presupposto per il ritiro della procedura dei licenziamenti collettivi, peraltro non riscontrabile nel testo dell'accordo, non può essere l'accettazione da parte dei dipendenti di un accordo che prevede tagli eccessivi, ingiustificati ed ingiusti alle retribuzioni. I lavoratori hanno il dovere di contribuire con giusti sacrifici a mettere in sicurezza la continuità lavorativa dell'Azienda, ma hanno anche il diritto di opporsi alle vessazioni e alle ritorsioni".

"La strada del conflitto - termina lo Snalc - scelta di fatto dalla Direzione Aziendale, aggrava la situazione aziendale. La strada da seguire, invece, è quella della ricerca di un accordo in grado di assicurare sia l'equilibrio finanziario dell'Azienda sia l'equilibrio dei bilanci famigliari di tutti i dipendenti. Se i lavoratori voteranno contro l'ipotesi d'accordo, il negoziato tra la Casino Spa e sindacati, riprenderà ai sensi di legge nelle sede della Direzione Territoriale del Lavoro di Imperia. In quella sede, con la mediazione dei funzionari del Ministero del Lavoro, si potrà trovare un accordo soddisfacente per l'Azienda e per i lavoratori nel quale venga stabilito il ritiro della procedura di licenziamento collettivo e nel quale i lavoratori non vengano vessati ma chiamati a fare i giusti sacrifici per contribuire a mettere in sicurezza la continuità lavorativa dell'Azienda".

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