La firma sull'accordo che permetterà la messa in sicurezza della casa da gioco finalmente è arrivata. “In data odierna - recita il documento - le parti convengono sull'opportunità dell'adozione dello strumento di ammortizzatore sociale del contratto di solidarietà che, intervenendo con una decurtazione sulle retribuzioni differenziate dei lavoratori nei diversi ruoli consente di incidere con criteri di equità su tutti i lavoratori, e di superare la crisi occupazionale e contemporaneamente consente la riorganizzazione necessaria alla riduzione dei costi, posta a base dei motivi di apertura della procedura,salvaguardando gli attuali livelli occupazionali previo intervento, limitatamente al periodo del contratto di solidarietà, su alcuni istituiti contrattuali alla scopo di ridurre l'incidenza sulla delle ore lavorate e conseguentemente sulle retribuzioni”.
Oggi nella sala privata del Casinò le due delegazioni, da un lato la Casino Spa rappresentata dal presidente dal presidente del consiglio d'amministrazione, Giancarlo Ghinamo, e dai consiglieri del Cda Mauro Giancaterino e Marco Cambiaso, assistiti dal responsabile del personale Giampiero Correnti (verbalizzante Amelia Bregoli) dal consulente legale avv. Fausto Moreno, dal consulente economico Luciano Natta e dal direttore di Confindustria di Imperia, Paolo Della Pietra e dall'altro le organizzazioni sindacali Cgil, Fisascat Cisl, Uilcom e Ugl Terziario presenti al gran completo con le rispettive segreterie hanno apposto la firma all'accordo.
Secondo le intenzioni, la firma dovrebbe mettere in sicurezza l'azienda evitando il ricorso ai licenziamenti collettivi attivando nel contempo le procedure per il contratto di solidarietà con decorrenza dal 1° luglio prossimo e scadenza il 30 giugno 2015. Da parte degli ambienti politici appresa la notizia e' in tanto arrivato un giudizio positivo, un manifestato apprezzamento nei confronti dell' esito della trattativa. Adesso, per essere validata, l'ipotesi di accordo verrà illustrata in una assemblea generale ai lavoratori già convocata per domani e quindi sarà sottoposta al voto tramite referendum nella giornata di venerdì 14 e toccherà ai lavoratori dare l'ok all'operazione.