Questo il commento dell’esponente della sinistra imperiese Mariano Mij ai risultati de ballottaggio imperiese di ieri:
“Il ballottaggio a Imperia ha visto la netta vittoria della lista Capacci. Ma facendo un’analisi del voto del 9-10 giugno si osservano alcuni aspetti che destano una certa curiosità. Intanto vedendo l’affluenza alle urne almeno la metà degli imperiesi non si riconosce in queste 2 liste. Evidentemente, per certi versi, sono considerate come le due facce della stessa medaglia. In un ballottaggio normalmente le 2 liste in lizza aumentano il proprio bagaglio di voti rispetto al primo turno, solo la lista Capacci aumenta di circa 3mila voti mentre la lista Annoni ne perde ben 2 mila. Nel secondo turno, l’affluenza alle urne è scesa dal 66 a 52% (con circa il 2% di schede nulle) anche per effetto delle nette dichiarazioni espresse dai candidati sindaco sconfitti al primo turno di non sostegno a nessuna delle 2 coalizioni e con libertà di voto o di non voto agli elettori di riferimento. I circa 2mila voti persi da Annoni evidentemente sono confluiti nella lista Capacci. Accanto alla similitudine dei programmi e alla riproposizione di numerosi volti fino ad un anno fa compatti nelle fila della coalizione ‘scaioliana’, questa è l’ulteriore dimostrazione che il ballottaggio non era tra il centro-sinistra e il centro-destra, ma tra due liste di centro-destra! Come si sa Rifondazione Comunista a Imperia ha aderito alla lista ‘Imperia Bene Comune’ e sarà rappresentata da due consiglieri comunali Gian Franco Grosso e Mauro Servalli nei banchi dell’opposizione. La battaglia consiliare sarà certamente rigorosa ma propositiva e in linea con il programma politico presentato durante la campagna elettorale. Per Imperia è quanto mai necessario un nuovo modello di sviluppo cominciando con la riqualificazione di un territorio che, insieme con le risorse agroalimentari, la bontà del clima e del paesaggio costiero, diventi il vero volano per nuova occupazione e per il rilancio di un turismo sostenibile non più ‘mordi e fuggi’ ma per 12 mesi all’anno. Salvaguardare e riqualificare il territorio, comprese le aree dimesse, significa anche arrestare il consumo di suolo e agevolare la ristrutturazione dell’esistente sia pubblico (scuole in primis), sia quello privato tramite la leva fiscale. Anche la questione porto va seguita in modo che alla fine non siano sempre i cittadini a pagare per i buchi economici creatisi e affinché sia stoppata la residenzialità sul fronte mare. Difesa dell’Ospedale di Imperia, la cui attività sarà integrata e non sostituita dal costruendo Palasalute di via Acquarone. Vigileremo anche sulla importante questione rifiuti affinchè la nuova ditta Tradeco, attraverso un più moderno parco mezzi e un sito di differenziazione più adeguato di quello attuale sull’argine destr, riesca ad abbattere la quota di rifiuti destinata in discarica in modo da alleggerire le tariffe dei cittadini. Su queste questioni e altre che verranno man mano poste in consiglio comunale, la nuova amministrazione Capacci rappresenterà il cambiamento o una sostanziale continuità col passato?”