Il futuro, il ricordo. Con questi concetti bene impressi, Imperia Rugby si prepara a celebrare e ricordare uno dei pilastri (e piloni) del rugby imperiese. È il Memorial Carlo Oddone, previsto il primo di giugno in quel di Baité, nella cittadella del rugby del Ponente ligure. Il futuro, si dice perché da altri prati verdi (i gallesi sono più che convinti che in paradiso si giochi a rugby) il mai dimenticato “Carletto” vedrà sgambettare ben cinque squadre di under 14.
E non per un torneo “fatto in casa”, ma pieno di confronti internazionali. Cinque le squadre in lizza: la mitica under 14 guidata da Massimo Zorniotti ed attorno alla quale lavora Ezio Reitano e il consulente Paolo Ricchebono. Di fatto, la seconda forza ligure in quella fascia di età. Un punto di riferimento importante per il presente ed il futuro anche in riferimento allo spostamento del baricentro rugbistico ligure verso Ovest. Ci sono poi l’Acqui e le Province dell’Ovest, realtà con le quali Imperia muove da tempo ottimi rapporti di collaborazione, nello spirito di crescita sportiva. Non è finita qui. Si devono valutare gli aspetti internazionali. Arriva infatti la società Webb Ellis di Mentone. Un punto di riferimento fisso per Imperia, che quest’anno ha giocato di fronte ai citronniers in tutte le categorie, old compresi. Novità assoluta è la presenza dello Shelford RUFC. Si tratta di una delle espressioni giovanili di una squadra cittadina dello Cambridgeshire. Una società nata in un contesto volontaristico e religioso nel 1933, dai tipici colori “claret and white”, capace di schierare numerose compagini seniores nelle serie minori inglesi, una femminile e tutte le categorie di età.
Dunque un esempio albionico da seguire anche per i futuri progetti imperiesi. Buon per i liguri aver agganciato questa realtà ed averla a disposizione. Si prevede l’arrivo degli ospiti giovedì ad Imperia, per la preparazione di un allenamento congiunto. L’anno prossimo saranno i giovani imperiesi ad andare alle fonti del rugby dell’emisfero nord. Un progetto a medio termine, dunque, che aiuta i tecnici a migliorare, ma soprattutto i ragazzi, per aperture mentali e culturali di rilievo. Quello che poi sta più a cuore a chi forma rugbisti ovvero donne e uomini capaci di vivere a testa alta in ogni situazione. Appuntamento dunque sabato prossimo al ‘Pino Valle’ di Baitè dalle 15 in poi.
SU