Al Direttore - 22 aprile 2013, 15:12

Giovedì prossimo la ricorrenza del 25 aprile: il pensiero del nostro lettore Giovanni Albizzi

Giovedì prossimo la ricorrenza del 25 aprile: il pensiero del nostro lettore Giovanni Albizzi

Il nostro lettore Giovanni Albizzi ci ha scritto per ricordare la ricorrenza del 25 aprile:

“Il 25 aprile è la ricorrenza della Liberazione dal nazifascismo, la Festa della ritrovata dignità. Contro il nazifascismo nacque la Resistenza concretizzatasi per il tramite della lotta Partigiana. Uomini, Donne, Giovani, Anziani, Religiosi, Militari, Persone dei più disparati ceti sociali con eterogenee convinzioni politiche si unirono e si sacrificarono non per odio, ma per lottare al fine di ottenere la Repubblica , la Democrazia, il rispetto della libertà individuale l'eguaglianza e soprattutto la Dignità. Il 25 aprile del 1945 la Resistenza con i suoi Combattenti Partigiani, in alcuni casi supportati dagli Alleati ed in alcune altre circostanze addirittura prima degli stessi Alleati, entrò vittoriosa nelle principali città italiane. Il 25 aprile è la fine di un tragico periodo di lutti, distruzioni e negazioni sistematiche dei diritti umani (emanazioni leggi razziali…) negati dalle belve nazifasciste. E’ la commemorazione della fine di una guerra sbagliata che fortunatamente fu persa dai nazisti e dai fascisti (di lì ne consegue il solito insulso e mediocre sillogismo del non comprendere il perché festeggiare la guerra persa): la fine di un periodo oscuro. E’ la festa del termine di una pianificazione barbara ed inumana portata avanti con zelo dai nazisti a cui altrettanto ferocemente il fascismo aderì (Asse Nippo-Germanico-Italiano…). Solo con l’eroico sacrificio della lotta partigiana fu possibile riscattare la Nazione e restituire la libertà oggi purtroppo tanto abusata. Con la gloriosa Vittoria dell’ “cosiddetto Esercito Scalzo” fu pensabile iniziare il doloroso processo di riabilitazione dell'Italia umiliata dal periodo nazifascista (doloroso perché ancora oggi non concluso). Grazie a questo eroico ed altruistico sacrificio, dalle idee di democrazia e libertà fu possibile ripartire ed elaborare la Costituzione Italiana considerata se non la migliore sicuramente una delle più eccellenti carte dei diritti nel mondo e forse anche per questo motivo una delle più difficili da comprendere ed “abbracciare idealmente” da parte di chi ha palesi valori distorti della vita, della storia o della moralità. La Resistenza ci ha lasciato anche il difficile dovere morale di non dimenticare, affinché non possano reiterarsi simili atrocità e la lotta contro la malvagità sia stata vana”.

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