Dopo i lavori di tre anni fa, con il rivestimento della tubatura all’altezza di Portosole, il servizio ecologia del Comune di Sanremo torna alla ‘carica’ per chiedere finanziamenti per poter intervenire sui molti problemi delle condotte fognarie matuziane, particolarmente vetuste in molte zone della città.
In particolare, durante la riunione di Giunta di oggi, l’ufficio competente ha chiesto un intervento importante sulla condotta di trasporto fognature presso il torrente San Francesco. L’ufficio ecologia, chiedendo all’esecutivo matuziano un intervento sulla condotta del San Francesco, ha fatto nuovamente presente l’urgenza dei vari lavori richiesti tre anni fa, che erano stati a suo tempo preventivati in circa 4,5 milioni di euro per ammodernare e mettere in sicurezza i gravi inconvenienti di carattere igienico-sanitario.
Nella relazione presentata vengono elencati i rischi da affrontare in caso di possibili rotture delle tubazioni, soprattutto il massivo inquinamento del mare, con il serio pericolo per la salute pubblica in caso di sfioro della fognatura in mare ed il conseguente divieto di balneazione. L’elenco dei lavori erano stati inseriti nel pian triennale dei lavori e riguardano: il completamento del risanamento della tubatura di resina per 1,3 km da corso Trento Trieste a giardini Vittorio Veneto per un costo di circa 900mnila euro; il rifacimento del collettore delle acqua nere nella zona a ponente della città, installata negli anni ’80. L’intervento, su 1,6 km tra giardini Vittorio Veneto e l’ex Tiro a Volo, costerebbe altri 900mila euro; altro problema riguarda la vecchia tubazione in fibro-cemento sotto corso Imperatrice che risale agli anni ’40. Il costo di questo intervento è ipotizzabile in 1.350.000 euro; nella stessa relazione vene sottolineata l’importanza di dotare gli impianti con maggior portata, di un adeguato scarico a mare d’emergenza. In questo caso si tratta dell’impianto di giardini Vittorio Veneto, per una spesa di 1,2 milioni di euro.
Con la comunicazione alla Giunta l’ufficio ecologia attende ora risposte dall’esecutivo, ovviamente anche in attesa della primavera e dell’estate quando, purtroppo, a volte sono arrivate brutte notizie dal vecchio impianto fognario della città dei fiori, che risente come tutti i comparti pubblici nazionali, della crisi e dell’effetto ‘patto di stabilità’.
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