Attualità - 20 marzo 2013, 08:39

Carpasio: dalla mente di un 22enne è nato Envegia, uno spazio libero e senza censura dove parlare di rete attraverso i siti preferiti

"Internet oggi permette di interagire con persone dall'altro capo del mondo, ma attirandoci tutti verso il suo centro, la 'periferia' per la maggior parte della gente è l'ignoto" - ha raccontato Mattia Moraldi.

Mattia Moraldi

Mattia Moraldi

A 24 ore dalla festa dedicata ai papà, quale migliora storia se non quella che ha accomunato Pierpaolo e Mattia Moraldi, rispettivamente padre e figlio, il primo residente ad Imperia e l'altro a Carpasio in valle Argentina, insieme hanno dato via ad una piccola rivoluzione su internet. A loro infatti si deve la nascita di Envegia, un sito che si propone come spazio libero per tutti gli internauti, che potranno ritrovarsi attraverso i propri siti preferiti.

Basta recarsi sul sito www.envegia.com ed unirsi ad una delle discussioni aperte che hanno per argomento i siti più celebri come google, facebook o twitter ed iniziare a condividere il proprio pensiero con gli altri utenti della rete. Se nella pagina non si vede il sito di interesse, si può far nascere questo spazio nuovo, digitando l’indirizzo della pagina preferita. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere col creatore, Mattia, 22 anni ed una carriera nel mondo della musica ma soprattutto una passione, internet. Da dove nasce questa idea? “Sarebbe bello dire che ho trovato l'ispirazione durante chissà quali particolari circostanze, ma la realtà è molto semplice: l'idea mi è venuta proprio mentre navigavo, seduto al computer... Ho molta esperienza di navigazione in Internet, mi piace esplorare in modo curioso. Ad un certo punto però mi sono reso conto che più mi allontanavo dai 'colossi di Internet', come Facebook, Twitter, YouTube ecc... più rimanevo 'solo'. Al che l'idea è venuta all'improvviso tutta insieme". 

Perchè hai sentito il bisogno di creare questo spazio? "Mi è sembrato il colmo: Internet oggi permette di interagire con persone dall'altro capo del mondo, ma attirandoci tutti verso il suo centro, la 'periferia' per la maggior parte della gente è l'ignoto. Alcuni siti promettono... ma all'improvviso mostrano richieste di pagamento. In altri la libertà di esprimere i propri pensieri è limitata da moderatori, che non sempre sono giusti nel giudicare i commenti. Qui tutti possono scrivere liberamente. Envegia è una piattaforma di discussione completamente gratuita, che fornisce ai visitatori di un sito, uno spazio pubblico in cui poter comunicare senza censure, in totale anonimato e senza problemi dovuti a differenze linguistiche grazie al traduttore automatico. Tutto questo mediante la pubblicazione di post e/o l'invio di messaggi diretti, privati. L'iscrizione è facoltativa e serve unicamente per poter ricevere messaggi diretti, privati”.

Parlaci un po' di questo tuo viaggio nella rete. “Il fatto è che ovviamente, in ogni punto di Internet c'è vita, ma la gente frequenta solo la 'movida' dei social. Io ho pensato di decentralizzare un po' il tutto. Per farlo ho inventato queste bacheche di discussione 'itineranti' , presenti in ogni sito web esistente, le quali permettono agli utenti che hanno in comune l'interesse per un sito di radunarsi intorno ad esso ed interagire tra loro”. Da dove nasce questo nome così particolare? “A differenza dell'idea, il nome ha una sua storia... Envegia è il nome di una pizzeria ad Arma di Taggia alla quale sono 'affezionato'. Una sera mi trovavo a mangiare la pizza da solo, pensando a quest'idea e cercando un possibile nome, quando per caso lo sguardo mi è caduto sull'etichetta di un estintore dove era riportato il nome del locale”.

Envegia vede il coinvolgimento anche di tuo padre giusto? “Mio padre l'ho coinvolto successivamente, all'inizio comunicandogli l'idea per telefono e poi ci siamo incontrati per parlarne di persona, io vivo a Carpasio, da solo, lui a Imperia. Non è la prima volta che collaboriamo per la realizzazione di un sito web. Molto spesso siamo in disaccordo ma riusciamo a comunque a lavorare insieme perché siamo tutti e due creativi e la squadra è equilibrata: papà è più un uomo pratico, bravo nelle cose materiali, mentre io sono più ferrato nelle cose astratte e teoriche...”.

Il sito di fatto è operativo da pochissimi giorni ed è quindi prematuro parlare di numeri a fronte di un servizio così originale, tuttavia il suo creatore non nasconde un cauto ottimismo su questi primi dati “Mi hanno piacevolmente sorpreso... Anche la durata media delle visite è sorprendente, questo mi fa ben sperare”.

Stefano Michero

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