Al Direttore - 20 marzo 2013, 11:14

Diano Marina: trova un telefonino e lo spedisce al proprietario ma c'è... un'odissea postale di mezzo

Diano Marina: trova un telefonino e lo spedisce al proprietario ma c'è... un'odissea postale di mezzo

Una nostra lettrice, Giada Gramondo, ci ha scritto per raccontarci quanto accadutole nei giorni scorsi:

“Sulla spiaggia di Diano Marina, sabato 2 marzo scorso, ho trovato un telefonino Blackberry. Siccome si era da poco conclusa una manifestazione internazionale di auto storiche e il telefono era collegato ad un operatore straniero, ho contattato l’organizzatore della manifestazione per rintracciarne il legittimo proprietario. Il mercoledì successivo ho spedito il pacco a Londra (pacco celere internazionale tracciabile di Poste Italiane – arrivo stimato in 4/5 giorni – per la modica cifra di 32.27€), con molta gratitudine da parte del signore svizzero che lo aveva smarrito. Oggi, 20 marzo, non essendo il pacco ancora arrivato a destinazione e non avendo avuto nessuna comunicazione da Poste Italiane, ho dovuto contattarle e ho scoperto che ‘la mia buona azione’ è in giacenza dal 15 marzo a Milano, manomessa (telefonino rubato?). Seguendone la tracciabilità su internet, il pacco risulta essere ‘in viaggio’ dall’8 marzo, ma se ne perdono le tracce fino al giorno 15 quando risulta ‘in giacenza’, sempre a Milano (una settimana in cui è successo cosa?). Questo è il risultato di un servizio, pagato a caro prezzo, che demoralizza me e che fa fare agli italiani la solita figura di ‘ladri-pizza e mandolino’, oltre al fatto che ora, mortificata per quanto avvenuto, devo giustificarmi con il proprietario, il quale ha provveduto celermente a rimborsarmi le spese di spedizione. E' implicito che se non cambiano questi atteggiamenti l'Italia sarà sempre considerata inaffidabile e culturalmente sottosviluppata”.

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