Politica - 18 marzo 2013, 21:42

Sanremo: rischio sopravvivenza per il Museo Civico, intervento del Consigliere Daniela Cassini

“Una soluzione era stata individuata e si può ancora percorrere, nonostante le difficoltà insorte e il troppo tempo perso".

Sanremo: rischio sopravvivenza per il Museo Civico, intervento del Consigliere Daniela Cassini

“Leggo della situazione di difficoltà in cui versa il Museo cittadino di Palazzo Borea D’Olmo, dei rischi che corre per la sua sopravvivenza e addirittura dell’ipotesi  di una chiusura della qualificata istituzione sanremese, che conserva i tesori della città. I motivi addotti dall’Amministrazione Comunali sono riconducibili alla spending rewiev e quindi il taglio dell’affitto della sede, ora situata nel prestigioso e storico Palazzo Borea D’Olmo. Si tratta  invece di mancanza di programmazione da parte dell’Amministrazione e di una qualsivoglia politica culturale orientata alla valorizzazione e utilizzo razionale del patrimonio storico cittadino”.

Lo scrive Daniela Cassini, Consigliere Comunale di opposizione ed ex Assessore alla Cultura di Sanremo. “Una soluzione era stata individuata – prosegue - e si può ancora percorrere, nonostante le difficoltà insorte e il troppo tempo perso: il recupero di Palazzo Nota, di proprietà comunale, che ora è in stato di abbandono. L’Amministrazione Borea aveva deciso di spostare il Museo a Palazzo Nota, nel pieno centro cittadino e all’ingresso della Pigna, proprio per ovviare agli inconvenienti della sistemazione attuale, sia in termini di risparmio del canone sia per una migliore collazione del Museo. La progettazione esecutiva era definita, i finanziamenti per partire con il primo lotto erano stanziati, la gara fatta e aggiudicata, i lavori iniziati. Purtroppo il cantiere è da troppo tempo fermo per problemi con la Ditta appaltatrice, fallita. Però si può andare avanti, una soluzione c’è e sta in una semplice operazione che l’Amministrazione Comunale può fare subito, superando il patto di stabilità: inserire Palazzo Nota nel più ampio elenco di opere inserite nel progetto di Pigna Mare, l’integrazione è possibile  nel caso di opere coerenti per localizzazione, tipologia e filosofia (ricordo che il Pigna Mare propone l’integrazione socio territoriale della Pigna con il recupero di immobili) e soprattutto in corso di realizzazione, visti i tempi imminenti di scadenza del programma cofinanziato Regione-Comune”.

“Palazzo Nota – termina Daniela Cassini - rientra a tutti gli effetti in queste condizioni, si sbloccherebbero così i finanziamenti già stanziati ed i lavori potrebbero proseguire nel rispetto dei tempi dati dal Pigna Mare, rendendo così efficace l’importante  finanziamento regionale senza il rischio di disperdere fondi pubblici per opere non realizzabili a breve”.

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