Politica - 06 febbraio 2013, 00:37

Sanremo: dibattito sul casinò. Sbezzo (Pdl) "Fiducia al cda". Gorlero (Pd) "Documento non votabile"

"Il malato più che monitorato dovrebbe essere curato" ha detto Leandro Faraldi del Pd.

La protesta dei dipendenti del casinò in aula

La protesta dei dipendenti del casinò in aula

Dopo il caso incompatibilità, che ha riguardato la presenza in aula dei consiglieri dipendenti della casa da gioco, il consiglio comunale ha affrontato la tanto attesa pratica relativa al piano di impresa del casinò. Ad aprire il dibattito sulla pratica è stato l'assessore alle società partecipate Gianni Berrino.

"Questa sera il consiglio è chiamato a prendere atto del piano di impresa che la casino spa ci ha comunicato il 28 dicembre - ha precisato Berrino - è un documento contenuto nel numero di pagine rispetto al passato. La seconda pratica in oggetto è poi la modifica della convenzione nella quale il consiglio comunale concede alla società di trattenere, per garantire un equilibrio economico, l'88% degli introiti derivanti dai giochi francesi, il 94% del poker e il 100% dei giochi on line".

"Ritengo che se a questo documento debbano essere fatti critiche o suggerimenti - ha aggiunto l'assessore Berrino - il modo migliore sia quello di presentare un ordine del giorno, per far si che il consiglio comunale non faccia atti di gestione. Ho sempre ritenuto giusto non fare emendamenti al piano di impresa perchè significherebbe addentrarsi nella gestione". L'allusione era ovviamente agli emendamenti presentati dalla Lega Nord.

Il primo a prendere la parola è stato poi il consigliere comunale d'opposizione Claudio Borea. "Mi aspettavo che l'assessore, o ancora meglio il sindaco vista la delicatezza dell'argomento, ci avessero dato un parere di massima sulla congruità di questo documento e non solo che venisse chiesta una presa d'atto - ha detto Borea - In questi anni non si è fatto nulla e si sono visti solo gli incassi scendere, con un balletto in cui ogni tre mesi venivano riviste al ribasso le previsioni".

"Innanzitutto desidero ringraziare i consiglieri comunali dipendenti del casinò che, con un atteggiamento prudenziale, hanno scelto di non partecipare a questa discussione - ha detto il capogruppo del Pdl Giuseppe Sbezzo Malfei - Il nostro compito è quello di svolgere l'attività politica da consigliere comunale, per ricavarne un indirizzo da trasmettere come socio. Il cda potrà prenderlo in considerazione ed agirà di conseguenza, poi noi aspetteremo i risultati. In maniera diversa noi ci tramuteremmo in amministratori dell'azienda cosa che non siamo".

"Finalmente qualcosa è stato partorito - ha aggiunto Sbezzo Malfei - Ci sono investimenti, seppur minimi, ci sono poi tagli ed un ricorso a nuove tecnologie. Non può essere certo la soluzione di tutti i mali perchè, guardando i dati contabili al 30 novembre, nonostante il taglio dei costi il volume degli affari è scarso, non per demerito del cda ma perchè la gente non va più a giocare al casino di Sanremo. Forse perchè nel tempo sono stati fatti investimenti sbagliati e azzardati. Per esempio la messa in funzione del gioco on line che non ha reso quanto ci si aspettava. E' però ora giusto dare fiducia a questo cda".

"Questo è l'ennesimo piano di impresa che arriva in consiglio comunale - ha detto Leandro Faraldi del Pd - Il malato più che monitorato bisognerebbe cercare di curarlo. In questo piano è davvero difficile trovare un investimento che possa essere messo a resa".

"E' un documento non votabile - ha accusato il capogruppo del Pd Andrea Gorlero - perchè è una mera finzione contabile, di grande pericolosità e con un'illegittimità sfacciata. Nel documento si dice che nel 2013 la casino spa accenderà finanziamenti per 7 500 mila euro. Non si devono prendere beni alla collettività ai fini di un improbabile mutuo". 

Federico Marchi

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