Lo Snalc, il sindacato del Casinò di Sanremo, non avendo avuto ancora alcuna risposta alla propria lettera dell’11 gennaio scorso, con la quale chiedeva al Presidente del Consiglio Comunale ed alla conferenza dei Capigruppo Consiliari un incontro per poter esercitare la facoltà, prevista dalla convenzione disciplinante i rapporti tra il Comune di Sanremo e la Casinò Spa di effettuare, nonostante la riduzione dei tempi, rilievi ed osservazioni al nuovo piano d’impresa della Casino Spa 2012-2014, insiste nella richiesta di incontro prima che il tema venga discusso dal Consiglio Comunale.
"La situazione economica e finanziaria della Casino Spa - scrive lo Snalc - si aggrava di giorno in giorno. Diminuiscono i ricavi dei giochi e rimangono alti i costi gestionali. Cresce la preoccupazione dei dipendenti per la perdita del proprio posto di lavoro. I rischi di fallimento della Società sono elevati. Per contrastare lo stato di crisi aziendale è indispensabile definire, nella distinzione dei ruoli e delle responsabilità e in una linea di discontinuità e di cambiamento, un piano d’emergenza condiviso in cui tutti siano chiamati a fare la loro parte di sacrifici per assicurare l’equilibrio economico e finanziario dell’Azienda e la sicurezza dei posti di lavoro. Il nuovo piano d'impresa presentato dalla Casino Spa al Comune di Sanremo ed ai sindacati il 28 dicembre scorso, non è altro che una fotocopia sbiadita di quelli presentati in precedenza i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il piano non delinea politiche gestionali in grado di mettere in sicurezza l'Azienda. Non contiene progetti concreti idonei a fermare la continua diminuzione degli introiti di gioco né a ridurre i costi gestionali. Manca completamente il piano di riorganizzazione aziendale. Non c'è la minima traccia della previsione dell'entità degli esuberi di personale e non si pone neanche il problema di come affrontarlo nel suo complesso e in prospettiva, con quali strumenti e con quali risorse. L'accantonamento straordinario aziendale è un ammortizzatore sociale di grande importanza e di straordinaria efficacia per dare attuazione ad un piano di risanamento e di riorganizzazione dell'Azienda nell'ottica della riduzione dei costi e di una maggiore efficienza produttiva, in un quadro di accresciute garanzie per la sicurezza del posto di lavoro. Le politiche delineate per incentivare l'esodo volontario dei dipendenti hanno il respiro corto e contengono vistose anomalie che andrebbero corrette e inoltre non tengono conto della mutata realtà aziendale e dei cambiamenti introdotti dalla legislazione del lavoro".
"Nel piano - prosegue lo Snalc - gli Amministratori della Società fanno la previsione irrealistica di chiudere il bilancio del 2013 in attivo, continuano a chiedere al Comune di Sanremo le risorse finanziarie, non per l'attuazione di progetti remunerativi e innovativi delle attività di gioco ma per iniziative discutibili che difficilmente avranno ricadute economiche positive, dimenticano che la ragione per la quale il Comune di Sanremo è stato autorizzato a gestire il gioco d'azzardo è quella di procurare benessere alla comunità e non viceversa di mettere le mani nelle tasche dei cittadini Sanremo. Il sindacato autonomo chiede di essere ascoltato, di poter dare il proprio contributo, di assumersi le proprie responsabilità. In ogni caso non si rassegnerà al declino della casa da gioco e non sarà uno spettatore passivo di fronte al protrarsi e all'aggravarsi della crisi aziendale. Metterà in atto le iniziative meglio viste e lotterà con determinazione affinché coloro i quali, ai vari livelli di responsabilità, gestionale, amministrativa ed istituzionale, si sono limitati fino ad oggi solo a far nominare qualche componente nel Consiglio di Amministrazione della Società o qualche Dirigente, incomincino a fare finalmente il proprio dovere per mettere l'Azienda Casino in sicurezza e per assicurarle un futuro".