Al Direttore - 30 gennaio 2013, 18:19

Dall'Ospedale di Imperia al Santa Corona, l'elogio di una lettrice

Una lettrice di San Bartolomeo al Mare Rosanna Brun ha voluto rendere pubblica la propria esperienza con gli Ospedali di Imperia e Pietra Ligure per elogiare l'ottimo comportamento avuto dal personale medico ed infermieristico delle due strutture.

Dall'Ospedale di Imperia al Santa Corona, l'elogio di una lettrice

Una lettrice di San Bartolomeo al Mare Rosanna Brun ha voluto rendere pubblica la propria esperienza con gli Ospedali di Imperia e Pietra Ligure per elogiare l'ottimo comportamento avuto dal personale medico ed infermieristico delle due strutture.

"Vorrei riferire una esperienza di sanità pubblica molto positiva in ognuno dei passaggi intrapresi. In questo nostro Paese allo sbando, la vicenda da me vissuta nei due ospedali liguri di Imperia e di Pietra Ligure è degna di essere raccontata per l’efficienza, la tempestività, le competenze e l’ umanità che ho incontrato. Il 18 ottobre 2012 mi sono recata al Pronto Soccorso di Imperia in seguito a dei seri disturbi riscontrati all’arto inferiore sx. Alcuni accertamenti disposti in prima istanza non hanno dato riscontri, ma finalmente la visita accurata effettuata da una brava Neurologa ha consentito di pervenire all’individuazione, tramite TAC, di una lesione cerebrale. Nel corso del ricovero disposto immediatamente presso il reparto di Neurologia, sono stati eseguiti ulteriori approfondimenti, a seguito dei quali è stata formulata la diagnosi di meningioma cerebrale. Ho apprezzato l’interesse e la solerzia del personale medico ed infermieristico del reparto, guidati dal Dott. Furlan, che ha prontamente avviato contatti con la Divisione di Neuroscienze dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure per predisporre l’intervento neurochirurgico. Nel frattempo io avevo assunto ogni informazione possibile in merito alle strutture di Neurochirurgia (italiane ed estere) più affidabili in materia e quando mi sono presentata all’appuntamento del 28 ottobre presso la Divisione di Neuroscienze del Santa Corona, avevo già consapevolezza di trovarmi in uno dei centri sanitari europei più qualificati. L’intervento chirurgico è stato eseguito il 12.11.2012, preceduto da numerosi esami pre-operatori, alcuni dei quali di alta specializzazione. Tutto il programma degli accertamenti, eseguiti in parte da esterna ed in parte da ricoverata, è stato fissato in conseguenza di una struttura organizzativa che agisce con la massima tempestività. A partire dai primi contatti ho percepito l’attenzione dedicata ai pazienti e l’efficienza del reparto. Sono stata operata dal Dott. Valsania, Primario di Neuroscienze, coadiuvato dalla sua validissima équipe. Nonostante alcune difficoltà insorte durante l’operazione, l’esito è stato positivo e durante la degenza ho avuto modo di apprezzare pienamente la competenza e la disponibilità del Primario, dei collaboratori medici e del personale infermieristico, doti arricchite anche da una grande umanità. La compressione esercitata dal meningioma in area cerebrale ha lasciato esiti di emiplegìa all’arto inferiore sx, pertanto il 20.11.2012 da Neuroscienze sono stata trasferita presso il reparto di Fisiatria, sempre al Santa Corona, per le terapie riabilitative. Anche questa terza fase è risultata meritevole di apprezzamento. I medici guidati dal Primario Dott. Checchia ed il gruppo di fisioterapisti molto qualificati, operanti in una struttura dotata di palestre, attrezzature ed ausili robotici all’avanguardia, mi hanno consentito di recuperare una mobilità difficilmente prevedibile nei risultati che si sono ottenuti, superiori alle aspettative. Sono stata dimessa il 23 dicembre. L’indomani era la vigilia di Natale ed il mio primo giorno a casa : rispondendo al cellulare ho avuto la sorpresa di sentire il Dott. Valsania, il Neurochirurgo che mi ha operata, chiedermi informazioni inerenti un piccolo inconveniente sopraggiunto su un punto di sutura del capo, da me segnalato poco prima di essere dimessa. L’esperienza positiva da me vissuta in tre distinte fasi e competenze, conseguenti però l’una all’altra, mi ha stimolato il bisogno di manifestare pubblicamente la mia riconoscenza a coloro i quali spendono i propri saperi per restituire a tante persone come me una prospettiva di vita ancora “normale”. Con questa lettera desidero dare testimonianza di quell’eccellenza italiana presente nella sanità pubblica, come in altri comparti, che quotidianamente affronta le evidenti e numerose difficoltà, che esiste per merito di persone le quali, dando il meglio di sé, sopperiscono generosamente a tagli e disfunzioni spendendosi direttamente per assicurare professionalità e servizi, senza tralasciare cortesia e rapporti umani. Questa è l’Italia che vorremmo trovare sempre, non solo in forme episodiche che, purtroppo, ci colgono ogni volta di sorpresa. Una funzionalità diffusa in ogni settore pubblico e privato, una Italia dove il senso civico e l’assunzione individuale e collettiva di responsabilità consentono di far emergere eccellenze, ottimizzano risorse, contrastano sprechi e parassitismi, danno risposte immediate ai bisogni, tutelano i cittadini. Chissà se i cittadini italiani tanto indignati, oggi così numerosi, avranno davvero la volontà di far leva sulla propria indignazione al punto da imprimere una svolta epocale al nostro Paese, partendo ciascuno da se stesso senza egoismi e senza cedere alle solite lusinghe personali che si sente proporre?"

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