Politica - 23 gennaio 2013, 11:31

Imperia: L'On. Eugenio Minasso dopo la riunione dei fedelissimi di Scajola: "Capisco l'amarezza ma ora bisogna lavorare per avere un rappresentante del territorio"

"Anche in altre Regioni e in altri partiti - commenta Eugenio Minasso - si sono verificate queste situazioni. È vero che speravamo di avere più peso di rappresentatività ma il più dispiaciuto di tutti sono io, da un'elezione certa al secondo posto della lista ad una probabile".

Imperia: L'On. Eugenio Minasso dopo la riunione dei fedelissimi di Scajola: "Capisco l'amarezza ma ora bisogna lavorare per avere un rappresentante del territorio"

All'indomani della riunione indetta dall'On. Claudio Scajola alla quale hanno partecipato: Angelo Vacarezza (presidente della Provincia di Savona), Pier Luigi Vinai (segretario Anci Liguria), Luigi Morgillo (vice presidente consiglio regionale), Franco Orsi (Senatore uscente), Maurizio Zoccarato (Sindaco di Sanremo), Luigi Sappa (Presidente della Provincia di Imperia), Alessandro Scajola (membro del cda della Banca Carige, fratello di Claudio), Alessio Saso (consigliere regionale Pdl) e Marco Scajola (consigliere regionale, nipote di Claudio) Sanremonews ha contattato l'On. Eugenio Minasso per commentare le parole espresse, ieri, sul suo conto da alcuni esponenti del Pdl.

“Capisco l'amarezza e le opposizioni – commenta l'On. Minasso – e li comprendo. È una cosa naturale ma penso che fare una riunione il giorno dopo della presentazione delle liste si reagisce di pancia e non di testa. Le liste con questo sistema elettorale, al quale mi sono sempre opposto, nascondono queste incognite. Il territorio, purtroppo, incide poco sul risultato finale e chi fa le liste tiene poco conto del territorio non solo in Liguria ma in tutta Italia.

Anche in altre Regioni e in altri partiti - prosegue - si sono verificate queste situazioni. È vero che speravamo di avere più peso di rappresentatività ma il più dispiaciuto di tutti sono io, da un'elezione certa al secondo posto della lista ad una probabile.

Mi impegnerò al massimo in questa campagna elettorale e farò la mia campagna per il Pdl. Non voglio fare alcuna polemica e credo che l'unica cosa che bisogna pensare è che se non venissi eletto sarebbe la prima volta che dal 1948 ad oggi, da Genova a Ventimiglia, non c'è un deputato moderato di centro o di centro destra in Parlamento.

Se fossi nei panni di Scajola e delle persone a lui vicine sarei anch'io amareggiato ma rimarrei nel partito e continuerei a remare per fare eleggere un rappresentante del mio territorio in Parlamento. Siamo tutti stati eletti nel Pdl non vedo il perché non continuare a sostenere il partito”.


Gabriele Piccardo

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