In queste ore decisive per il Mercato dei Fiori di Sanremo ci si chiede cosa succederà lunedì 14 gennaio, giorno indicato dai liquidatori di Ucflor, come termine ultimo di gestione della struttura di Valle Armea da parte della cooperativa.
Dal 27 dicembre infatti per Ucflor, a seguito dell’efficacia della liquidazione, sono venute meno le condizioni per continuare l’esercizio delle attività e i servizi nel mercato. Dopo diverse proposte di proroga e tentativi di dialogo, a quanto pare non risolutivi, il Comune ha deciso di ricorrere all’ordinanza sindacale per evitare la chiusura del mercato. Il provvedimento, indirizzato ad Ucflor, dovrebbe scongiurare l’interruzione del servizio pubblico consentendo lo svolgimento delle attività almeno fino al passaggio di consegna della gestione alla partecipata Amaie (o meglio Amaie Energia) previsto entro fine mese.
Il provvedimento basterà a convincere Ucflor a tenere aperto ancora per qualche giorno il mercato? Sembrerebbe di no. Secondo alcune indiscrezioni infatti la scelta di Palazzo Bellevue non sarebbe stata ben accolta dalla controparte. L’efficacia dell’ordinanza potrebbe essere messa in discussione in quanto non ci sarebbe alcun obbligo da parte di Ucflor a tenere aperta la struttura dopo la decadenza della convenzione con il Comune, proprietario dell’immobile.
Insomma, potrebbe delinearsi l’ipotesi di un provvedimento illegale nei confronti di una cooperativa in liquidazione da dicembre che a questo punto sarebbe pronta a rispondere con vie legali. A irrigidire la posizione dei liquidatori avrebbe contribuito anche la mancata considerazione, più volte sollecitata sulla responsabilità economica e del fattore sicurezza. Quest’ultimo aspetto rappresenta infatti l’altro nodo critico per la struttura di Valle Armea, sul quale i liquidatori hanno chiesto più volte garanzie.
Nel mare di parole e supposizioni, di fatto, da lunedì scatta la più totale incertezza per il mercato e per lavoratori, trasportatori, decine di ditte e produttori. Salvo, improvvise evoluzioni, il rischio che gli operatori trovino le porte chiuse è quasi certo, ma pare che i dipendenti siano intenzionati a consentire comunque le operazioni di mercato nonostante Ucflor. Sembra infatti che i dipendenti attueranno uno sciopero bianco garantendo l'apertura della struttura.
Difficile capire quindi cosa succederà lunedì. Non si escludono proteste e attimi di tensione, tanto da informare preventivamente le forze dell’ordine e il Prefetto.
La fine di Ucflor sembra destinata a realizzarsi nel clima di tensione e ostilità che ormai da tempo contraddistingue il rapporto tra le due parti: cooperativa e Comune. Peccato, che ancora una volta, a farne le spese siano i lavoratori e un comparto, quello della floricoltura, troppo poco difeso e simbolo della città.