Attualità - 11 gennaio 2013, 11:48

Ventimiglia: ieri la teatro comunale una serata per i 150 anni del CAI

Il Club Alpino Italiano opera attualmente in 490 sezioni e conta su 320mila Soci , risulta in Europa al 2° posto dopo la Germania e precede l’Austria, la Francia, la Svizzera e la Croazia.

Ventimiglia: ieri la teatro comunale una serata per i 150 anni del CAI

Una indimenticabile serata al Teatro Comunale di Ventimiglia è stata vissuta da tanti concittadini e ospiti ieri, in occasione dei Festeggiamenti per ricordare il 150° Anniversario di costituzione del Club Alpino Italiano. Una bella Mostra di immagini fotografiche ha accolto i partecipanti all’ingresso del Teatro, ad attenderli con Dirigenti e Soci del CAI intemelio il Presidente Bruno Morabito, Autorità civili e Militari, la Commissaria prefettizia Luciana Lucianò, il Consigliere regionale Sergio Scibilia.

Sul palco del teatro, con la presentazione della prof.ssa Mara Cilli si è svolta una interessante tavola 'rettangolare' per ricordare l’avvenimento con esponenti del Club italiani, francesi e monegaschi ed il Presidente ligure Gianpiero Zunino. Il prof. Sebastiano Audisio dell’Università di Genova ha ripercorso In sintesi la nascita del CAI con l’escursione sul Monviso del Ministro Quintino Sella nell’agosto del 1863. La crescita della passione per l’esplorazione “turistica” delle Montagne, delle passeggiate alpine, della conoscenza del territorio , la difesa dell’ambiente e delle bellezze naturali.

Il Club Alpino Italiano opera attualmente in 490 sezioni e conta su 320mila Soci , risulta in Europa al 2° posto dopo la Germania e precede l’Austria, la Francia, la Svizzera e la Croazia. Molti applausi ha suscitato la performance a seguire del Coro Polifonico “S.Secondo” Città di Ventimiglia Diretto dal M° Romano Pini , con le note al pianoforte del M° Maurizio Odoero. Dopo l’Inno nazionale sono stati eseguiti brani famosi della tradizione Alpina (La Montanara,Signore delle Cime, Sul cappello, Sul ponte di Bassano…) per concludere con il canto corale “Quel mazzolin di fiori” partecipato, con gusto, dal numeroso pubblico. Dulcis in fundo, l’intervento del giovane Maestro di sci (ex boscaiolo) cuneese della Val Stura, appassionato della cultura occitana e dei viaggi intorno al mondo ha presentato un film-documentario sull’esperienza vissuta in India al confine con il Pakistan (a circa 6mila metri di altezza). Infine, al termine della serata ogni spettatore ha ricevuto una medaglio-ricordo dell’avvenimento.

C.S.

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