"Gent.le Direttore,
ha fatto bene a non commentare il Provvedimento richiesto ed ottenuto (in prima istanza) dai Fotia. A Savona la cappa della censura (e persino della “censura preventiva”) si sta facendo pesante, con il chiaro fine di stroncare l'informazione libera ed indipendente.
Se già di applicazione della “censura” aveva parlato il Giudice Princiotta del Tribunale di Savona l'estate scorsa (ne avevamo parlato dettagliatamente), questo nuovo Provvedimento del giudice Acquarone sarebbe una conferma inquietante. A noi è stato notificato ieri e quindi entro i prossimi giorni procederemo ad impugnarlo secondo la procedura.
Un anticipo, ma solo un minimo anticipo, della nostra difesa, con cui faremo crollare il Provvedimento l'abbiamo già anticipata sul nostro sito a questo link e se vuole pubblicarlo integralmente è ovviamente autorizzato.
Tenete duro. Auspichiamo che i sindacati e l'Ordine dei Giornalisti e le associazioni più in generale nate in difesa della libertà di espressione, si accorgano che la libertà di informazione, tutelata dalla Legge, oltre che dalla stessa Costituzione repubblicana, sono minate da provvedimenti d'urgenza in sede civile (i cosiddetti ex art. 700) in cui un Tribunale - quello di Savona in questo caso, addirittura si spinge a sostenere che pubblicare rapporti investigativi, atti e documenti ufficiali dello Stato, sarebbero solo “illazioni investigative” con carattere diffamatorio.
Una delle frasi ritenute diffamatorie, che crediamo renda emblematica l'unica volontà perseguita - ossia quella del bavaglio - è stata, ad esempio "Come Casa della Legalità ribadiamo quindi al Procuratore Capo di Savona ed al Prefetto di Savona il nostro pieno sostegno per le iniziative giudiziarie e preventive promosse ed adottate a carico delle imprese Fotia, a partire dalla Scavo-Ter ora Fotia Group"
Alcuni a Savona, pur professandosi "liberi" hanno già chinato il capo e la penna, e da oramai tempo pubblicano solo il desiderata di certi soggetti, nonostante la pericolosità sociale di questi, o forse proprio per tale pericolosità sociale.
Voi non lo avete ancora fatto, tenete la schiena dritta e quindi grazie!
Buon lavoro.
il Presidente della Casa della Legalità
Christian Abbondanza"