E' durata più di un'ora e mezza, e non solo 30 minuti come previsto, la riunione tra i gruppi consiliari ed una delegazione dei floricoltori che ha affrontato la problematica dell'Imu al 10,6 per mille. Questo testimonia la complessità della questione, anche in merito alle problematiche del bilancio comunale e alla necessità di andare a trovare risorse alternative, per alleggerire la pressione fiscale sui terreni agricoli. Al termine sono stati firmati due emendamenti, depositati entro il termine ultimo della mezzanotte, che saranno votati nella seduta di giovedì prossimo.
"L'Amministrazione Comunale intende valorizzare le legittime proteste delle associazioni degli agricoltori della città in ordine all'applicazione dell'Imu - si dice nel primo emendamento - Per questo si è ritenuto, su indicazione unanime, di procedere anche per l'esercizio 2012 all'adozione di misure utili ad attenuarne l'impatto, stanziando 500 mila euro per contenere l'effetto negativo dell'aliquota Imu 10,6 per mille sui proprietari agricoli".
Si tratta di un accordo articolato, in cui sono stati reperiti fondi da altri capitoli di bilancio. In sostanza significa che i floricoltori dovranno per ora pagare ugualmente la tassa inizialmente prevista, per loro ci sarà poi un "contributo e/o compensazione e/o rimodulazione". Formalmente non è stata una cosa semplice e per questo vengono tenute aperte queste tre alternative per far rientrare alcuni soldi ai floricoltori.
Il contributo necessita infatti di tempi più lunghi, in seguito alla necessità di definire ed approvare un regolamento ad hoc. La compensazione sarebbe invece più snella, e potrebbe riguardare la cancellazione o la riduzione di una rata della tassa. La rimodulazione sarebbe ancora più semplice, ma in questo caso dovrà essere il Governo a permetterne la fattibilità.
Questi 500 mila euro saranno reperiti:
1) con lo storno dei 150 mila euro dallo stanziamento previsto nella proposta di assestamento per finanziare la transazione con la Ditta Fratelli Negro inerente i lavori relativi alla sistemazione dell'Auditorium Franco Alfano.
2) con il prelievo di 250 mila euro dal fondo di riserva
3) con lo storno di 100 mila euro dai capitoli destinati all'assunzione stagionale a progetto dei vigili urbani.
Il secondo emendamento, invece, si basa su un nuovo flusso di denaro proveniente dal casinò, in seguito ad una sottostima degli incassi. Al termine di questo punto, vista l'ora tarda, l'ordine del giorno sul casinò è stato rinviato ad altra seduta per permetterne una discussione articolata. Contrario a questo rinvio si è dichiarato il consigliere Massimiliano Moroni del Pdl che ha invitato l'assise ad affrontare la questione della casa da gioco e i floricoltori a rimanere in aula a seguire il dibattito. "Così potranno avere ulteriori chiarimenti per cambiare idea e mentalità su quella che è la più grande azienda sanremese" ha detto Moroni. Sono seguiti momenti di tensione con un battibecco tra il consigliere ed alcune persone presenti tra il pubblico.