"Buongiorno Direttore,
sono un possessore di Dogo Argentino, ho il piacere di conoscere e collaborare con allevatori di Dogo, sono stato socio E.N.C.I. e D.A.C.I. e ho la fortuna di dividere le mie ore di vita e relax con mia moglie e il nostro Dogo, sicuramente un cane di carattere e temperamento marcato e non per tutti i conduttori (i padroni li avevano gli schiavi), cane da rispettare e da tenere a controllo come qualsiasi altro molossoide.
Purtroppo i soggetti umani titolari dei cani di questa vicenda sono l'incubo dei conduttori, allevatori e cinofili seri che si adoperano per il mantenimento dello standard e conoscenza della razza, non è ammissibile che due cani scappino o non siano sotto controllo del loro conduttore.
I soggetti maschi sono molto dominanti e quindi se sfidati non si tirano certo indietro e, a differenza dei Lupoidi non amano i preliminari, sta al conduttore sapere prevenire ed evitare scontri fisici con altri cani, o evitare che sconosciuti possano venirne a contatto senza un attento controllo.
Queste regole valgono per tutti i cani e in particolar modo per i molossoidi, la Sig. Venturi osserva che in Inghilterra il Dogo non è ammesso, si è vero, è anche vero che è in buona compagnia, qui se qualcuno ha voglia può trovare le regolamentazioni vigenti nei vari Stati: www.dogwelcome.it
Dell'Avvocato che ha iniziato la discussione preferisco soprassedere, certo che se tutto quello di cui il suddetto Sig. ha timore, paura o non conosce è da uccidere o eliminare mi lascia un attimino perplesso.
Ricordo altresì che esiste una regolamentazione ben chiara in Italia, ogni conduttore di cane di qualsiasi razza e taglia deve essere munito di: guinzaglio non più lungo di 1 metro e 50 (i vari guinzagli estendibili sono fuori norma) assicurazione obbligatoria e museruola sempre presente e utilizzata alla bisogna oltre ha i sacchetti per le deiezioni ma lì vige il buon senso: www.salute.gov.it.
Inutile dire che i cani, come qualsiasi altro animale da compagnia, non sono surrogati di figli o altro affetto perduto ma sono una specie vivente con le loro regole e i loro comportamenti, quindi sempre un occhio di riguardo all'interazione con esseri umani, la frase 'ma il mio cane è bravo' è la più sciocca che si possa sentire dire, non ci sono nè cani 'cattivi' nè cani 'bravi', hanno regole diverse dalle nostre e vanno trattati di conseguenza.
Queste mie righe non per difendere a spada tratta il Dogo, lo penso così di tutti i nostri quadrupedi, ma un po' di chiarezza sulla razza andava fatta, anche se questa può essere cinofila da bar forse è un po' più evoluta, almeno so di cosa parlo.
Se qualcuno avesse voglia questo è uno standard un po' preso alla leggera ma che ben rappresenta la razza: www.tipresentoilcane.com.
Cordiali saluti
Fabio Ferrando e Mambo".