Al Direttore - 23 novembre 2012, 07:31

Soppressione delle fermate dei treni in Val Roya: intervento di Silvano Toffolutti

Soppressione delle fermate dei treni in Val Roya: intervento di Silvano Toffolutti

Il nostro lettore Silvano Toffolutti ci ha scritto per intervenire sul problema delle fermate dei treni in Val Roya:

"Rinfresco la memoria ai 'politici' per ricordare che il buon Gramsci all’inizio della politica democratica sosteneva (a mio avviso giustamente) che chi dirige il bene comune deve essere uno 'specialista che si dedica alla politica', cosa che invece nella nostra modernità si è quasi sempre fatta alla rovescia con pseudo politici che si esercitano dilettantisticamente in problemi che non conoscono in profondità, portandoci ai risultati disastrosi che quotidianamente viviamo. Questo perpetuarsi di una classe dirigente partitica di cultura improvvisata porta a ovviamente a provvedimenti controproducenti per il pubblico interesse. E’ il caso che si manifesta anche in occasione di questa diatriba Piemonte-Liguria sull’utilizzazione della linea ferroviaria della Valroja. Fin dall’antichità con buon senso la via di unione della pianura padana del Piemonte con il mare è stata  quella che è la più diretta e che  poi unisce subito anche con la Francia, quindi appena è stato possibile nel dopoguerra ristabilirla è stato fatto anche se con grandi difficoltà specie da parte italiana perché il superiore peso politico di rappresentanza di Imperia ha sempre fatto investire soldi sula mobilità automobilistica della Statale 28 anzichè sulla statale del Tenda. Veniamo ora al tema ferroviario in generale della nostra zona, figlia ancor più maltrattata delle altre di una sciagurata politica nazionale sul sistema ferroviario che ha fatto di una eccellenza iniziale creata alla fine dell’800, specie nell’ultimo dopoguerra a diventare la cenerentola a favore dell’automobile a differenza degli altri paesi europei più seri che in ogni caso hanno portato avanti insieme tutti i settori dell’importantissimo sistema della la mobilità. Il nostro sistema ferroviario è stato criminalmente smantellato da tutta una serie di personaggi con attitudini spesso delinquenziali (vedi caso Ligato) ma sempre comunque interessati a fare gli affari loro fregandosene  del cittadino cliente. E poi se si poteva fare un favore ad Agnelli ed ora ai padroni dell’enorme business delle autostrade meglio ancora. Anche l’attuale Moretti non è meglio degli altri. Ed entrando ancora più nel merito si tenga presente che tutta la cultura scientifica mondiale sulla mobilità territoriale ha da sempre provato che il mezzo di trasporto migliore sotto tutti i punti di vista è quello dei Mezzi Pubblici in Sede Propria  quindi anche e principalmente nei percorsi più lunghi  quello dei treni. Ecco  quindi che, naturalmente, i giganti del pensiero politico del nostro Paese, di tutte le scale, nazionali o regionali fanno di tutto per distruggere anche quel pochissimo che c’è rimasto, alla faccia del servizio pubblico e della sostenibilità ambientale! Ma a loro che gli frega, tanto hanno le 'auto blu' con autista al loro personale servizio, naturalmente pagato da noi!"

Carlo Alessi

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