Politica - 07 novembre 2012, 00:07

Sanremo: via libera unanime all'acqua pubblica con la partecipazione dell'Amaie nella Rivieracqua

Il consiglio comunale di Sanremo ha approvato all'unanimità la partecipazione indiretta, tramite la propria società partecipata Amaie, alla Rivieracqua che, nel prossimo futuro, gestirà il servizio idrico nel ponente ligure. Leuzzi "La sede dovrà rimanere a Sanremo".

Gianni Rolando e Gabriele Saldo in consiglio comunale a Sanremo

Gianni Rolando e Gabriele Saldo in consiglio comunale a Sanremo

Dopo la trattazione delle interpellanze e degli ordini del giorno, il consiglio comunale ha affrontato l'importante pratica della partecipazione indiretta, tramite la propria società partecipata Amaie, alla Rivieracqua che, nel prossimo futuro, gestirà il servizio idrico nel ponente ligure. All'interno di questa nuova società, infatti, un ruolo importante sarà costituito dall'Amaie stessa e dalla Secom società legata a diversi comuni del comprensorio di Taggia.

"La nascita della società che si occuperà del servizio idrico nei prossimi anni è un momento molto importante - ha detto l'assessore alle società partecipate Gianni Berrino - la bozza di statuto era già stata preparata dal mio predecessore Franco Solerio. La pratica racchiude in se lo spirito che ha trovato la sua consacrazione nel referendum del 2010 con una grande partecipazione popolare. L'Amaie deve avere un ruolo di rilievo fondamentale nella nascita e nella gestione del servizio idrico. Riteniamo che il percorso giusto sia quello di dar vita a questa società,con la possibilità di entrarvi per l'Amaie e la Secom. Questo per premiare chi da tempo ha creduto nella completa pubblicità dell'acqua, dandogli un ruolo di risalto. L'Amaie - ha concluso Berrino - dovrà avere un ruolo importante, entrando con i suoi beni strumentali e con le conoscenze maturate in tanti anni nel ramo idrico. Lo stesso accadrà anche con gli altri comuni della Secom".

Presente tra il pubblico anche una delegazione del coordinamento imperiese dell'acqua pubblica e il presidente della Secom Marco Cambiaso. Sui banchi della giunta si è seduto il presidente dell'Amaie Gianni Rolando, mentre il presidente dell'Ato Gabriele Saldo ha trovato posto in quelli del consiglio.

"La mia è una cauta soddisfazione, perchè i tempi saranno ancora lunghi e ci sarà da combattere come difesa dell'acqua pubblica e dell'azienda pubblica di Sanremo - ha detto il capogruppo del Pd Andrea Gorlero - Esistono responsabilità politiche pesantissime sull'Amaie, nel periodo precedente all'Amministrazione Borea che invece aveva dato il via ad un'opera di risanamento. Noi ci siamo battuti, durante la scorsa amministrazione, per mantenere pubblica l'acqua in un momento storico difficile, perchè all'epoca si parlava dei benefici delle liberalizzazioni - ha concluso Gorlero - E' giusto che l'opinione pubblica sappia come nascono le cose. Queste società, Amaie e Secom, dovrebbero costituire l'ossatura del futuro servizio".

"Vedo che la sede è stata fissata ad Imperia - è intervenuto il consigliere comunale del Pdl Paolo Leuzzi - ma ricordo che l'Amaie a Sanremo ne ha una ampia di sua proprietà. Il mio non vuole essere un discorso campanilistico, ma a meno che anche ad Imperia ci sia una struttura analoga ed idonea, potrebbe essere utilizzata quella dell'Amaie".

Lo stesso Leuzzi ha poi proposto che per la nomina del direttore di proceda mediante un concorso pubblico o, diversamente, su proposta del cda nell'ambito dei criteri predeterminati dall'Assemblea Societaria anche ai fini della determinazione degli elementi fondamentali del contratto. "Deve essere poi garantito - ha aggiunto Leuzzi - il diritto di accesso ai sensi della Legge 241/90 e della normativa vigente, nonchè il principio di trasparenza per le attività della società. Deve infine essere riconosciuto il diritto dell'assemblea societaria a disciplinare mediante propri regolamenti lo svolgimento delle funzioni e dei compiti degli organi ed in particolare del cda, anche ai fini del concreto esercizio del potere di controllo e verifica secondo le vigenti disposizioni". Proposte che hanno visto l'accoglimento, seppur per ora informale, del presidente dell'Ato Gabriele Saldo che ha avvicinato Leuzzi al termine della seduta.

Dopo l'approvazione all'unanimità di questa pratica, il consiglio comunale è stato sospeso per mancanza di numero legale. Con l'uscita della minoranza, infatti, in aula non c'erano abbastanza consiglieri di maggioranza per poter permettere la prosecuzione della seduta.

Federico Marchi

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