Politica - 07 novembre 2012, 12:58

Crisi delle Case da gioco, raggiunto ieri il pieno accordo tra Federgioco e i sindacati

Insieme ora chiedono alla Fornero: “provvedimenti per lo sviluppo e strumenti di flessibilità nella gestione dei rapporti di lavoro”. E annunciano un pacchetto di proposte concrete. Il presidente dell’associazione Luca Frigerio esprime soddisfazione per l’unitarietà di intenti raggiunti

Crisi delle Case da gioco, raggiunto ieri il pieno accordo tra Federgioco e i sindacati

Ieri, 6 novembre, a Milano, Federgioco ha incontrato le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni Sindacali FISASCAT/CISL, SLC/CGIL, UILCOM/UIL, successivamente SNALC/CISAL e SAVT e poi UGL Terziario. Federgioco (che riunisce le Case da Gioco di Saint-Vincent, Sanremo, Venezia e Campione) era rappresentata da Rodolfo Buat e Ivo Collé, assistiti da Andrea Stoccaro di FIPE. Erano presenti inoltre i rappresentanti del Casinò di Venezia, Cesare Ferrari, e del Casinò di Sanremo, Giampiero Correnti.

L’incontro è stato dedicato a un approfondimento degli strumenti di flessibilità che l’ordinamento riserva alla contrattazione sindacale. È stato fatto un approfondimento tecnico ampio su contratti a tempo determinato, apprendistato professionalizzante, part-time, lavoro intermittente, deroghe alle norme sull’orario di lavoro. È stata registrata la disponibilità delle organizzazioni sindacali a stipulare intese sulla materia seppur nella prospettiva di una stabilità occupazionale. FIPE e Federgioco nei prossimi giorni formalizzeranno la loro proposta. Tale approfondimento fa parte di un programma di lavoro che prevede anche l’aggiornamento Verbale di Accordo del 17 marzo 1997, che contiene la classificazione delle figure professionali delle Case da Gioco, la stesura del protocollo relazioni industriali, la definizione di strumenti di welfare a livello nazionale anche volti a sostenere il reddito nei casi di crisi aziendale.

In questi giorni è stata inviata l’annunciata richiesta di convocazione congiunta al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Professoressa Elsa Fornero e al Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Professor Michel Martone per riferire in un’autorevole sede istituzionale le forti preoccupazioni di lavoratori, aziende e territori per lo stato di crisi del mercato di riferimento e le sue probabili negative ricadute sia sul piano sociale ed economico delle imprese sia per le rispettive autonomie locali di riferimento. Nella lettera si ricorda che le Aziende occupano stabilmente oltre 3.000 lavoratori e indirettamente

sono determinanti per l’occupazione di un numero altrettanto significativo di lavoratori dell’indotto, essendo in gran parte le realtà economiche più importanti dei relativi territori.

Inoltre, le parti annunciano per l’incontro la presentazione di proprie proposte, finalizzate all’assunzione di urgenti provvedimenti volti a rimuovere gli ostacoli allo sviluppo delle aziende e alla corretta competizione del mercato, nonché per l’avvio di un confronto atto a produrre interventi per un più equilibrato modello di gestione dei rapporti di lavoro e di adattive tutele sociali in risposta alle crisi aziendali in essere. All’esito degli incontri è stata valutata la possibilità di estendere al Ministero dello Sviluppo la richiesta di una convocazione esplicitamente volta a investire le competenze del Ministero per la gestione delle situazioni di crisi di settore.

C.S.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A OTTOBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU