Al Direttore - 22 ottobre 2012, 13:30

Caccia e sicurezza, il punto di vista del lettore Giovanni "Lo Stato deve intervenire!"

Il lettore sostiene che "non è tollerabile un'attività che, dall'apertura della caccia, ha già provocato 13 morti e decine di feriti più o meno gravi"

Caccia e sicurezza, il punto di vista del lettore Giovanni "Lo Stato deve intervenire!"

"Buongiorno direttore,

prendo spunto dalla mail inviata da un altro lettore per rimarcare, ancora una volta, come in questo paese le lobby delle armi tengano veramente in pugno tutta una nazione per fare un piacere a quello che ormai sta sempre più diventando uno sparuto gruppo di incrollabili seguaci di questo... sport. Premetto che ci sono sicuramente alcuni tipi di selvaggina che, anche per colpa di chi costantemente procede ad un insensato ripopolamento, vanno sicuramente contenuti e mi riferisco sicuramente ai cinghiali ed ai daini o caprioli che devastano irreparabilmente le coltivazioni, tuttavia mi chiedo come non sia possibile circoscrivere questo tipo di attività limitandone la pratica in giorni infrasettimanali anziché proprio nell'unico giorno della settimana nel quale gli amanti della natura possono dedicarsi alla mtb, al trekking o anche a semplici passeggiate nel nostro entroterra. Chi ha la passione della caccia, lo trova comunque il tempo da dedicarvi, prova ne sia il fatto che al mercoledì, giorno tradizionalmente dedicato alla caccia al cinghiale, molte sono le squadre in giro per il nostro entroterra..

Detto questo mi chiedo come sia tollerabile che lo Stato consenta la pratica di un'attività (teoricamente ludica!) che, è un dato aggiornato a ieri, dall'apertura della caccia, quindi poco più di un mese fa, nel nostro Paese ha già provocato 13 morti e decine di feriti più o meno gravi. Proviamo ad immaginare cosa accadrebbe se lo stesso bilancio fosse stato dato da qualsiasi attività che non comportasse alcun tornaconto per qualcuno (supponiamo, ad esempio, che in un'estate chi pratica la pesca subacquea ferisse, senza arrivare ad uccidere, alcuni bagnanti nei pressi delle nostre spiagge). Probabilmente dopo la terza o quarta 'vittima' si provvederebbe ad un ridimensionamento se non ad un fermo dell'attività stessa, ma d'altronde non è che non si possano più vendere fucili, munizioni e rilasciare porti d'armi e permessi di caccia...

Giovanni - Imperia".

Redazione

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