Al Direttore - 21 ottobre 2012, 12:11

Ospedaletti: situazione intricata per il porto di Ospedaletti, mail di una lettrice al nostro giornale

Ospedaletti: situazione intricata per il porto di Ospedaletti, mail di una lettrice al nostro giornale

"Ho conosciuto Eraldo Crespi e Paolo Blancardi durante la campagna elettorale per le amministrative del 2004, quando ingenuamente accettai l'invito di Crespi a candidarmi nella sua lista. Di fronte alle mie perplessità ad unirmi a Crespi, visti gli scempi commessi quando era Sindaco fra il 1970 e l'80, Eraldo mi tranquillizzò, come farebbe un bravo nonno di famiglia con un nipote , dicendo che negli anni 70 non c'era ancora la coscienza ambientalista , ma che voleva redimersi per quanto commesso in quegli anni, impegnandosi nella difesa della baia verde contro la cementificazione al fine di lasciare un bel ricordo ai posteri. Per questo - mi disse - mi aveva cercato, visto che ero una delle attiviste del comitato civico che dall'estate 2003 si era battuto contro il Porto , facendo decine e decine di comunicati stampa, presentando osservazioni in Regione, Provincia e Comune e raccogliendo 2000 firme contro l'opera (con il senno di poi compresi che mirava solo al consenso di cui godeva il comitato contro il porto). Eraldo mi fece scrivere la parte del programma elettorale relativo alla Baia Verde : se avessimo vinto, s'impegnava a realizzare un piccolo approdo nautico (principalmente per pescatori e barche a vela) utilizzando la minor parte possibile del golfo e lasciando il resto a verde. Per pochi voti non riuscii ad entrare in C.C. (altrimenti se fossi stata eletta, assicuro che sarei rimasta a dare battaglia); comunque all’indomani delle elezioni Eraldo mi rassicurò, dicendo che avrebbe rispettato gli impegni elettorali presi, che piuttosto di approvare il porto si sarebbe dimesso e che nominando Assessore all’Edilizia Blancardi, era una garanzia che Mannini avrebbe avuto vita difficile".

Lo scrive la nostra lettrice, Elga Bianchi Cova, che prosegue: "Per chi lo ignorasse, la famiglia dell'assessore Blancardi aveva avuto lunghi contenziosi con Mannini per lo stabilimento balneare Caranca in Bordighera, che era stato per generazioni dei Blancardi e che poi era stato assegnato a Mannini: addivenirono alla fine ad una transazione, che portò comunque ad un grosso ridimensionamento dell'azienda della famiglia Blancardi, con la perdita del ristorante e la riduzione dello stabilimento ad oltre la metà di quello originario. Io venni piazzata in una commissione urbanistica, del tutto inutile, che non veniva mai convocata e che non dava mai seguito alle mie richieste e proposte: quando fu chiaro che Eraldo non aveva alcuna intenzione di rispettare gli impegni presi, rassegnai le dimissioni nel maggio 2005. Sappiamo poi com'è andata: Crespi nel giugno 2006 approvò un porto per dimensioni e volumetrie delle opere a terra del tutto analoghe a quelle approvate da Parrini. A chi gli chiedeva perchè non si era dimesso piuttosto che approvare il porto, Eraldo disse che solo i cretini non cambiano idea: la coerenza del Grande Vecchio Sindaco non credo abbia bisogno di commenti. Parimenti credo si commenti da solo il fatto che oggi abbia la faccia tosta di dire che lui non c'entra niente con questo immane disastro in cui si ritrova Ospedaletti, ma anzi oggi si vanta di esser andato in Procura a denunciare i cattivi. Ma il punto é che doveva semplicemente rispettare degli impegni presi con il nostro comitato , che già dal 2003, leggendo la bozza di convenzione tra concessionario e Comune che era stata approvata dall’amministrazione Parrini, aveva denunciato a tutti gli enti preposti i rischi cui si andava incontro firmando una convenzione del genere (del tutto analoga a quella poi firmata nel 2006), con un soggetto come Mannini, tristemente noto alla cronaca per le brutte speculazioni edilizie compiute sulla collina di Conca Verde tra Bordighera e Vallecrosia e per il tentativo di costruire un albergo a diversi piani sulla rotonda di Sant’Ampelio, per fortuna bloccato dall’allora ministro dell’ambiente".

"Ricordo benissimo - termina la nostra lettrice - quando dalla commissione urbanistica tra il 2004 e 2005 chiedevo ad Eraldo perchè non manifestava alcuna intenzione di rispettare il programma dando incarico ad un legale per rivedere tutta la pratica del porto e lui mi rispose che costava troppo un avvocato per rivedere tutto l'iter..mentre oggi il Comune sta pagando € 100.000 all'anno di spese legali, principalmente per contenziosi con la FIN,IMM... Ma il Sindaco Crespi cos'ha fatto in questi 8 anni in cui è stato Sindaco? non si rendeva conto? O avveniva tutto a sua insaputa, come i politici di rango della nostra Provincia usano dire in queste situazioni? In questi anni poi mi sono sempre chiesta come Blancardi abbia potuto fare l'assessore all'urbanistica, senza sentirsi in imbarazzo per la palese inopportunità di trattare con Mannini per questioni tanto strategiche per Ospedaletti come il porto e le relative opere di urbanizzazione , visti i precedenti dei contenziosi e delle transazioni con l’azienda di famiglia. Ricordo chiaramente come in campagna elettorale nel 2004 continuasse a ripetere che aveva giurato sulla tomba della madre di vendicarsi del male fatto da Mannini alla sua famiglia e come, invece, dopo le elezioni lo si fosse visto spesso in giro insieme al predetto e come fosse andato insieme a lui al salone nautico del 2006 a presentare il porto : altro bell’esempio di coerenza morale, non c’è che dire… Infine, leggendo le dichiarazioni di Blancardi apparse sul secolo del 19/10 non posso esimermi dal chiedergli se soffre di amnesia o di problemi di rimozione psicologica : afferma che tra le cose che lo preoccupano di più c'è la messa in sicurezza della discarica sul rio Porrine e la sistemazione del depuratore; ma dov'era quando il concessionario sversava materiale in eccesso ? chi ha fatto le trattative con Mannini per definire il porto e le opere di urbanizzazione da portare a scomputo degli oneri e le relative modalità di realizzazione e controllo? Cos’ha fatto concretamene per risolvere il rischio di alluvione , certificato da una lettera della Provincia del febbraio di quest’anno? Troppo comodo dare la colpa sempre e solo agli altri!".

Carlo Alessi

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