Al Direttore - 11 ottobre 2012, 15:15

Ventimiglia: aree parco Roya, lettore consiglia di usare meglio le strutture già esistenti

Il futuro delle aree del parco Roya a Ventimiglia è al centro di un intervento del lettore Pasquik

Ventimiglia: aree parco Roya, lettore consiglia di usare meglio le strutture già esistenti

Il futuro delle aree del parco Roya a Ventimiglia è al centro di un intervento del lettore Pasquik

"Innanzitutto penso a come sia possibile che tutte le stazioni ferroviarie di confine lavorino tanto e solo Ventimiglia sia la classica eccezione. Che addirittura non esistono treni viaggiatori internazionali.  Ma relativamente al Parco Roya e al futuro delle aree, mi sorgono vari pensieri.Oggi come oggi, quale privato può permettersi di aprire una grande attività con una crisi economica sempre più marcata eun prelievo fiscale sempre più insostenibile. Ma soprattutto: come possiamo comprare se non abbiamo soldi. E allora perchè non far funzionare quest'impianto ferroviario esattamente per come avviene nelle altre stazioni? Sfruttandolo per creare posti di lavoro sia direttamente, sia tramite l'indotto.Il progetto iniziale prevedeva lo spostamento di tutte aree ferroviarie del centro che non servissero per l'arrivo e la partenza dei treni. Vale a dire: il parco lavaggi zona Nervia, e i binari dal 9 in su. La liberazione delle aree del Nervia permetterebbe di valorizzare l'area archeologica attirando un buon numero di visitatori (sarebbe il caso di cominciare a coordinarsi seriamente per permettere ai tour operators di offrire pacchetti nella nostra zona), generando quindi posti di lavoro in campo turistico, e l'area dei binari dismessi dal 9 in su la costruzione di palazzi con annesse piccole attività commerciali: in centro e ben raggiungibili rispetto al decentrato Parco Roya. Perchè poi non abbattere l'inutile fabbricato per il trasporto bestiame, e costruirci un grande capannone su più livelli da destinare a grossisti con arrivo e partenza di merci container via ferrovia e/o un piccolo interporto? Integrando l'arrivo via ferrovia con consegna e prelievo via camion. Oggi esistono molte imprese ferroviarie private, il trasporto di spedizione dei fiori o altro prodotto delle imprese locali potrebbe tranquillamente tornare via ferrovia, con minori costi affidando il trasporto a imprese ferroviarie valide. Ciò potrebbe comportare un aumento di produzione delle nostre piccole imprese, italiane  e francesi, aumentandone il raggio di vendita, generando ulteriori posti di lavoro.La riapertura delle officine potrebbe servire alla piccola riparazione delle carrozze, evitando che una carrozza intercity arriva e riparta con condizionatore guasto. Costituendo anche qui un'impresa privata che gestisca l'officina e che crei posti di lavoro.I binari centrali potrebbero servire alla sosta dei treni sia italiani che francesi collegando decentemente anche Mentone e Monaco col servizio tgv o regionali espressi per Marsiglia. Proprio per questo, vista l'incapacità di Rete Ferroviaria Italiana di far funzionare l'infrastruttura sarebbe opportuno che la stessa sia ceduta a RFF, Résau Ferré de France (che ha copartecipato ai costi di costruzione).Molti di voi, immagino, pensano che questo intervento sia frutto di pazzia. Ma il mio ragionamento si basa su due spunti iniziali:1. perchè distruggere un'infrastruttura, sopratutto noi che non ne abbiamo?2. Il ponente ligure non ha una rete di trasporti valida.3. L'apertura di un sito archeologico e l'aumentato numero di turisti, la costruzione di palazzi e attività commericali dal binario 9 al 16, le aziende grossiste, il servizio di presa e consegna dei camion con autotrasportatori, l'aumentata produttività delle imprese locali italiane e francesi, il commercio con Monaco, l'officina, le imprese ferroviarie private, quanti posti di lavoro complessivi possono creare? Con contratti di lavoro sicuramente più vantaggiosi che non quelli imposti dalle grandi catene.Siamo ancora in tempo a non perdere un'occasione per risvegliare la nostra economia. Abbiamo bisogno di trasporti avendo già le nostre aziende". 

Direttore

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