Anche il Lions Club Sanremo Host ha aderito all'iniziativa del 'Coordinamento di Associazioni per Sanremo', tenutosi domenica in località San Romolo di Sanremo, quale simbolico abbraccio alla Frazione, dalla natura incontaminata e lussureggiante, che costituisce il polmone verde della città matuziana. Un ringraziamento concreto ad un paesaggio che si segnala nel suo genere come un unicum per l’imprendibile potenzialità del luogo e della vocazione turistica che lo contraddistingue. E’ stato, lo si ribadisce, un sincero tributo a questo palcoscenico e, segnatamente, ai suoi Abitanti. Quasi a volersi stringere in un affettuoso omaggio alla Natura, piena di problemi e di aspettative, ma di una bellezza e di un fascino imperituri.
Dopo la tradizionale Messa nella 'Bauma', ossia nella Cappella eretta nella grotta ove morì il Santo che l’aveva abitata nel suo eremitaggio nel 5° secolo, s’è svolto l’usuale incontro fra Presidenti e Delegati alla tavernetta del Mini Golf messa a disposizione dai coniugi Dall’Ava. Ospite e relatore d’eccezione l’ing. Francesco Pizzio, dell’ Università di Bologna, facoltà di Ingegneria, Dip. Dienca (Scientific Adviser). Il Coordinatore Mino Casabianca, dopo averne tratteggiato a brevi linee il curriculum, gli ha lasciato la parola sul tema "La Funivia (Sanremo-Monte Bignone)". La disamina del Tecnico è partita da una cronistoria che coincide colla nascita della struttura, sino al suo epilogo negli anni Ottanta.
L’ing. Pizzio, forte delle sue competenze, ha illustrato un progetto in tre tratte, con arrivo a Perinaldo e colla possibile diramazione di un ulteriore in Monte Bignone. Un progetto innovativo che parte dalla acclarata anti economicità di una struttura di tipo tradizionale, a cagione dei costi esorbitanti in oggi dell’energia motrice termodinamica, con uno spaccato sulle nuove fonti e fra esse, segnatamente, quelle fotovoltaiche. Tutti hanno convenuto che l’esposizione della città sanremasca, baciata dal Sole per lunghissimi giorni, meriterebbe più attenzione, anche sotto il profilo tecnico.Circa ventuno, forse ventitré, milioni di Euro da reperire attraverso un Consorzio necessariamente internazionale, la cifra idonea a concretizzare un sogno.
Il progetto dell’ing. Pizzio, al quale si rimanda integralmente per una migliore disamina tecnica, non ha l’arroganza né la protervia di spendere una parola esaustiva sul consunto tema della Funivia matuziana. Anzi è nell’intenzione dell’ Autore, e delle Associazioni che hanno aderito, aprire un dibattito sui suoi aspetti positivi e negativi, sulla fattibilità o sull’impossibilità della sua realizzazione. Quello che ha incontrato unanime consenso è stato l’idea di sollecitare l’Opinione Pubblica, la quale, stretta forse da una crisi economica senza eguali, sembra essere tiepida rispetto a quei temi etici, sociali e democratici che comunque le pertengono in via esclusiva.
Ma ciò che ha infiammato l’ uditorio è stato l’invito a “ sognare “ , a riappropriarsi del proprio futuro e destino. Ad essere innovativi, in particolar modo, perché mentori i c.d. Paesi Emergenti, è solo nella cieca volontà di distaccarsi dai canoni, vincoli e lacciuoli di un tempo oramai desueto, che è lecito trovare dignitose aspettative per l'avvenire. Uno speciale ringraziamento, come sempre, alla Famija Sanremesca ed al suo Presidente.