Scattata l’operazione di ristrutturazione dell’azienda monegasca Mecaplast (automotive) in cui sono impegnate decine di lavoratori italiani. Sono 71 i lavoratori che perderanno il posto di lavoro nelle prossime settimane: tra questi, però, non figurano, ad oggi, impiegati frontalieri. “Tutti gli italiani impiegati sono in fabbrica - spiega Stéphanie Bianco, responsabile della comunicazione dell'azienda - si tratta di 71 persone che lavorano negli uffici, tra loro non si contano italiani”.
Nella scure dei tagli negli scorsi giorni aveva preso corpo l’ipotesi del licenziamento in massa con mille lavoratori italiani a rischio. Il PD di Ventimiglia aveva parlato di “una svolta epocale che potrebbe segnare la fine del lavoro di frontaleriato”. Intanto proprio oggi il consigliere regionale Sergio Sciiblia, ha chiesto un intervento urgente del Presidente Burlando a favore della crisi occupazionale che sta colpendo il Principato di Monaco, ed in particolare i frontalieri del comprensorio intemelio per stabilire un ordine del giorno sul problema che sta attanagliando tantissimi lavoratori del ponente ligure. La proposta è stata formulata nell'ambito del consiglio provinciale, dal partito democratico, dai consiglieri Scibilia, Basso(segretario regionale del PD), Miceli (capogruppo) e Manti. Sulla richiesta c'è stata un'approvazione all'unanimità da parte del consiglio ed presto l'argomento sarà oggetto di discussione.
Oggi i 12 delegati del personale dell'azienda, hanno incontrato la Direzione del Lavoro di Monaco per discutere sul da farsi ed i primi passi da adottare. Numerosi i lavoratori di Mecaplast (Monaco Matin scrive di 130 persone) che si sono uniti all'incontro, dando vita ad un corteo pacifico e di solidarietà nei confronti dei colleghi.
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