Politica - 28 settembre 2012, 08:50

Ospedale Bordighera: si muove il Ministero e dopo l’esposto del Comitato Balduzzi chiede lumi all’Assessorato Regionale

L'ufficio presieduto dal Ministro Balduzzi, nel confermare l'interessamento alla vicenda, ha trasmesso l'atto all'Assessorato alla Salute della Regione "chiedendo di fornire ogni possibile informazione utile".

Ospedale Bordighera: si muove il Ministero e dopo l’esposto del Comitato Balduzzi chiede lumi all’Assessorato Regionale

Per l'ospedale di Bordighera ora si muove direttamente il Ministero della Salute. A margine dell’esposto del Comitato permanente dei Cittadini dell'Intemelio per la difesa ed i il potenziamento del servizio sociosanitario e dell'ospedale Saint Charles, la direzione nazionale ha chiesto lumi all'Assessorato alla Salute della Regione Liguria, circa "una mancata equità della Regione nella distribuzione delle risorse ed il depotenziamento progressivo dell'ospedale di Saint Charles appartenente alla Asl1 di Imperia”. 

L'ufficio presieduto dal Ministro Balduzzi, nel confermare l'interessamento alla vicenda, ha trasmesso l'atto all'Assessorato "chiedendo di fornire ogni possibile informazione utile al Comitato ed alla scrivente Direzione".

Così era motivato l'esposto del Presidente del Comitato Donato Basilii inviato nelle scorse settimane al Ministro: “Dall'avvento delle Asl, dal 1992, la Regione ha distribuito le risorse in modo non equo, di conseguenza, alla fine pur avendo degli obblighi per la convenzione d'utilizzo, dell'intera area immobiliare; hanno svuotato e distrutto il nostro Ospedale, togliendo tutti i reparti legati all'urgenza, a cominciare dall'Ostetricia e Ginecologia, la Pediatria, la Cardiologia, la Geriatria, la Chirurgia Generale, l'Ortopedia e Traumatologia, la Protesica, la Terapia Intensiva. Il Direttore Generale ha promesso che avrebbe spostato la maggior parte del lavoro della Day surgery per tutte le patologie a Bordighera. Per il momento ne sono arrivate solo alcune, la potenzialità della nostra sala operatoria è utilizzata al 30%, al suo interno ci sono due postazioni operatorie, ne viene utilizzata una sola al mattino, quasi nulla il pomeriggio. Mentre a San Remo dove c'è la struttura dirigenziale del servizio, succede che, per mancanza di spazi nella loro sala operatoria, per un intervento di Emorroidi, di ernie, di angiomi, di fimosi, e di tutti gli altri interventi che si possono fare in tale servizio, ci sono delle liste d'attesa di circa nove mesi e più, per diminuirle basterebbe utilizzare a pieno regime le sale di Bordighera. Adesso dopo averlo ridotto a un contenitore vuoto, vogliono togliere pure il Pronto Soccorso, che riceve ed ha prestazioni ottime riconosciute da tutti, ogni anno assiste circa 30.000 mila cittadini e turisti, di cui 135 codici rossi, 6.600 codici gialli, 28.000 mila codici verdi, e alcuni codici bianchi, lo scorso anno l'elicottero è atterrato a Bordighera circa 30 volte, da segnalare che è l'unico eliporto certificato della Provincia, sicuramente ha trasportato dei pazienti in codice rosso, nei centri adeguati alle loro patologie. La dotazione organica attuale è di tre medici uno di area medica uno di area chirurgica un anestesista sempre presenti sulle 24 ore, quattro o cinque infermieri, un OSS, per turno sulle 24 ore, quindi organizzato anche con tecnologia adeguata a ricevere qualsiasi patologia, stabilizzarla e accompagnare in modo protetto l'utente in qualsiasi luogo”.

Renato Agalliu

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