Il Presidente del Comitato per la Salvaguardia del Saint Charles, ha inviato una richiesta d'interessamento al Ministro della Saluta, Renato Balduzzi, per l'ospedale bordigotto "Da sempre discriminato - scrive Donato Basilii - dai dirigenti regionali e dai dirigenti della Asl n° 1 imperiese".
"Dall'avvento delle Asl, dal 1992 - prosegue Basilii - la Regione ha distribuito le risorse in modo non equo, di conseguenza alla fine pur avendo degli obblighi per la convenzione d'utilizzo, dell'intera area immobiliare; hanno svuotato e distrutto il nostro Ospedale, togliendo tutti i reparti legati all'urgenza, a cominciare dall'Ostetricia e Ginecologia, la Pediatria, la Cardiologia, la Geriatria, la Chirurgia Generale, l'Ortopedia e Traumatologia, la Protesica, la Terapia Intensiva. Il Direttore Generale ha promesso che avrebbe spostato la maggior parte del lavoro della Day surgery per tutte le patologie a Bordighera. Per il momento ne sono arrivate solo alcune, la potenzialità della nostra sala operatoria è utilizzata al 30%, al suo interno ci sono due postazioni operatorie, ne viene utilizzata una sola al mattino, quasi nulla il pomeriggio. Mentre a San Remo dove c'è la struttura dirigenziale del servizio, succede che, per mancanza di spazi nella loro sala operatoria, per un intervento di Emorroidi, di ernie, di angiomi, di fimosi, e di tutti gli altri interventi che si possono fare in tale servizio, ci sono delle liste d'attesa di circa nove mesi e più, per diminuirle basterebbe utilizzare a pieno regime le sale di Bordighera. Adesso dopo averlo ridotto a un contenitore vuoto, vogliono togliere pure il Pronto Soccorso, che riceve ed ha prestazioni ottime riconosciute da tutti, ogni anno assiste circa 30.000 mila cittadini e turisti, di cui 135 codici rossi, 6.600 codici gialli, 28.000 mila codici verdi, e alcuni codici bianchi, lo scorso anno l'elicottero è atterrato a Bordighera circa 30 volte, da segnalare che è l'unico eliporto certificato della Provincia, sicuramente ha trasportato dei pazienti in codice rosso, nei centri adeguati alle loro patologie".
"La dotazione organica attuale - termina Basilii - è di tre medici uno di area medica uno di area chirurgica un anestesista sempre presenti sulle 24 ore, quattro o cinque infermieri, un OSS, per turno sulle 24 ore, quindi organizzato anche con tecnologia adeguata a ricevere qualsiasi patologia, stabilizzarla e accompagnare in modo protetto l'utente in qualsiasi luogo".