Tratto da Casa della Legalità Onlus:
In Prefettura abbiamo depositato, all'attenzione del Prefetto, un esposto sulle imprese dei FOTIA e quanto avvenuto a Savona sabato 8 settembre scorso.
Il tutto è avvenuto sotto l'attenta vigilanza disposta dal Questore per garantire la nostra incolumità, visto e considerato che questa mattina, nel centro di Savona, era anche in svolgimento la manifestazione dei “lavoratori della SCAVO-TER”. Ma andiamo con ordine...
Partiamo dalla nuova manifestazione pro FOTIA.
Alla testa della mobilitazione sempre lui, il sindacalista della CISL, Roberto Speranza. I lavoratori della SCAVO-TER (?) in corteo con due camion e le bandiere della CISL che sventolano. Si, la CISL è con i FOTIA, ora non ci sono più dubbi. Gli altri sindacati (a cui abbiamo scritto, così come abbiamo fatto con la CISL stessa, Unione Industriali di Savona e Confindustria Liguria) non si sono visti, non si sono presentati oppure c'erano ma si sono tenuti lontano dai riflettori... certo è che non hanno preso una posizione su quanto comunicatogli. Girano un poco per le strade di Savona, si fermano davanti alla sede della Provincia di Savona e poi arrivano davanti alla Prefettura.
Qui fanno un sit-in mentre il sindacalista Speranza sale le scale della Prefettura per incontrare il Prefetto che però non c'è... e quindi non può che espletare un informale incontro... Scende e tutti smobilitano.
Cosa chiedevano? Ovviamente che venisse cancellato l'effetto dell'interdizione disposta dall'Autorità Giudiziaria. Inoltre qualcuno dovrebbe spiegare ai lavoratori che la Prefettura non può annullare o modificare un interdizione disposta dalla magistratura. Può invece adottare ulteriori misure di prevenzione, “oltre” a quelle disposte dall'Autorità Giudiziaria.. ed è proprio quello che abbiamo, formalmente, chiesto di fare al Prefetto di Savona.
Appare grave e inquietante l'atteggiamento del Sindacato. Supportare un'impesa dei FOTIA, ovvero terminale a Savona della cosca MORABITO-PALAMARA-BRUZZANITI. Il Sindacato che divende il "diritto al lavoro", davanti ad un contesto come questo, in presenza di un interdizione e di risultanze pesantissime sui FOTIA, dovrebbe fare ben altro che porsi alla testa di una mobilitazione che vuole, dalla piazza, piegata dal "ricatto occupazionale", negare le evidenze e imporre la cancellazione di Atti delle Autorità dello Stato.
Qualcuno può chiedere cosa deve fare il Sindacato in questi casi. Ecco una risposta: rispettare le risultanze ufficiali dei Reparti dello Stato, rispettare le decisioni delle Autorità (da quella giudiziaria a qualla delle articolazioni del Ministero dell'Interno, compresa quindi la Prefettura), negare ogni partecipazione ad iniziative volte a negare i fatti e gli Atti ufficiali e formali, chiedere al Prefetto di convocare le parti sociali e, con queste, promuovere un azione, di concerto con le Pubbliche Amministrazioni e l'Unione degli Industriali perché le imprese NON INTERDETTE assorbano - eventualmente anche temporaneamente - i lavoratori della SCAVO-TER (ovviamente che non abbiano alle spalle condanne), subentrando negli incarichi pubblici che per il provvedimento INTERDITTIVO la SCAVO-TER (e società collegate) non può e non deve espletare! Questo fanno i Sindacati, difendo "i lavoratori" non chi li usa per rifarsi la maschera di "impenditori puliti", che i fatti e gli Atti dicono che i FOTIA non sono!
Ed invece ecco, il Sindacato, la CISL con la SCAVO-TER (PDF SRL) dei FOTIA.... ecco due foto della loro manifestazione di questa mattina.
(vedi foto a fine pezzo)
Si, oltre allo striscione SCAVO-TER c'è anche quello con la scritta “PDF”. Non è una visione e non è il formato dei file per il pc. E' quella società dei FOTIA che abbiamo indicato tanto tempo fa (nel 2010 – vedi qui) e che eravamo tornati ad indicare in un successivo articolo (nel 2011 - vedi qui), pubblicando l'albero genealogico della famiglia FOTIA e le loro imprese.
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